Focolaio Covid dopo pellegrinaggio ad Assisi: 92 persone coinvolte a Treviso, 24 positivi accertati
Un pellegrinaggio ad Assisi si è trasformato in un focolaio Covid che al momento conta 92 persone contagiate, di cui 24 positivi, 3 casi sospetti e 65 contatti stretti a Pieve di Soligo (Treviso). Il cluster è stato individuato dal Dipartimento di Prevenzione dell'Ulss 2, in relazione al monitoraggio Covid-19. A quanto pare, il contagio si sarebbe verificato nel corso di un viaggio in Umbria la scorsa settimana: buona parte delle persone hanno viaggiato a bordo di due pullman, sedici quelle che hanno raggiunto la destinazione con auto propria. Il caso indice, da cui avrebbe avuto origine il cluster, è ricoverato in terapia intensiva. L'uomo, contrariamente a quanto detto in un primo momento dalla Ulss 2 di Treviso, avrebbe ricevuto 2 dosi di vaccino. Il 78enne non aveva ancora ricevuto la terza dose. Il direttore generale dell'azienda sanitaria, Francesco Benazzi ha precisato che il soggetto, ritenuto la presunta origine del contagio, non era aggregato alla comitiva di pellegrini perché già con sintomi di malessere.
Intanto, continua a peggiorare la situazione Covid in tutto il Veneto. Ieri si è superata la quota di mille pazienti in area medica, arrivati a 1.040, 43 in più rispetto a ieri. Si tratta del dato che, sommato a quello che arriverà oggi, farà probabilmente scivolare la regione in zona gialla dalla prossima settimana e quindi durante le feste di Natale, come già aveva anticipato il presidente, Luca Zaia. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 3.383 nuovi contagi nelle province venete, mentre sono 22 i decessi. La provincia dove c'è stato il più alto numero di contagi è proprio Treviso, con 791 nuovi casi, seguita da quella di Vicenza, con 664 casi, e poi Venezia, con 605. Sono invece 8.443.883 i vaccini in totale finora somministrati, dei quali 52.502 nella sola giornata di ieri, di cui 2.126 prime dosi in più (portando il totale a 3.454.689), 1.838 seconde dosi (3.872.340) e 48.483 buster (1.116.451). È del 95,4% la percentuale delle dosi somministrate rispetto a quelle fornite.