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Covid 19

Focolaio Covid alle Eolie, 15 positivi tra Stromboli e Salina: chiuso ristorante, corsa al tampone

Focolaio Covid alle Eolie, in Sicilia: sono 14 i positivi registrati a Stromboli, tra cui quattro camerieri di un ristorante che è stato chiuso e alcuni tassisti. Il sindaco di Lipari: “In queste ore si stanno effettuando i tamponi di tutti i contatti di questi sette turisti e si attendono i risultati”. Paura anche a Salina.
A cura di Ida Artiaco
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Paura a Stromboli e Salina, nel cuore delle isole Eolie, tra le mete più amate di italiani e stranieri per le vacanze estive, a causa della scoppio di focolai Covid, che sono stati registrati nelle ultime ore. A Stromboli, i positivi sono saliti a 14 ma sia all'Usca che alla guardia medica isolani e vacanzieri chiedono di essere sottoposti al tampone. Un ristorante è stato chiuso per precauzione dopo che tra i contagiati sono risultati esservi tre camerieri, oltre ad alcuni tassisti, tutti vaccinati e con mascherina mentre erano in servizio. Come riporta La Repubblica, il cluster sarebbe stato originato da sette turisti milanesi che hanno affittato una casa in località Piscita venerdì mattina e che sono poi risultati positivi.

"Un turista si è sentito male ed è risultato positivo al Covid – ha poi spiegato il sindaco di Lipari Marco Giorgianni – e dopo i tamponi di rito che sono stati fatti immediatamente sono risultati positivi anche i suoi compagni di comitiva. L’intervento dell’Usca è stato immediato e i turisti sono stati subito messi in quarantena. Queste persone erano state in un locale, e il titolare si è mostrato subito collaborativo e ha chiuso in via precauzionale. In queste ore si stanno effettuando i tamponi di tutti i contatti di questi sette turisti e si attendono i risultati. Al momento tre persone che fanno parte dello staff di questo locale sono risultate positive, oltre a un’altra persona che lavora sull’isola".

Intanto, anche nella vicina Salina c'è un giovane positivo e una decina di persone sono in quarantena. Su questa nuova situazione è intervenuto anche l'ex presidente dei commercianti Luca Chiofalo: "Mi raccontano di feste partecipatissime e sfrenate in giro per l'isola – dice -, è comprensibile la voglia di divertirsi, solo spero siano rispettate almeno le precauzioni minime per evitare
contagi di massa. Il rischio concreto è la chiusura delle attività e, se tornano a riempirsi gli ospedali, anche di interi territori. Diversi comuni turistici d'Italia cominciano a cautelarsi. Noi confidiamo nella responsabilità collettiva: voglio sperare non venga consentito che comportamenti dissennati penalizzino tutti". Anche in questo caso saranno cruciali le prossime ore per tracciare tutti i contatti dei positivi e verificare che non ci siano altri.

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