Focolaio ad Arezzo, in 7 positivi di ritorno dalle vacanze: “Con mascherine ci guardavano male”
“Lì nessuno indossava le mascherine e quando le abbiamo messe all’inizio gli altri ragazzi ci guardavano come se fossimo dei marziani. Così alla fine le abbiamo tolte”, è il racconto dei sette giovani toscani risultati positivi al nuovo coronavirus dopo essere rientrati a casa dalle vacanze trascorse a Corfù in Grecia. Si tratta di un gruppo di 19enni che, loro malgrado, hanno dato vita a un nuovo focolaio di contagio in Italia, ad Arezzo. Le loro condizioni fortunatamente sarebbero buone visto che presentano sintomi lievi ma oltre al loro isolamento ora è scattata la quarantena anche per familiari e contatti diretti avvenuti in Italia al loro rientro.
Collegati al loro caso già è stato registrato un ulteriore contagio, si tratta della mamma di uno di loro, risultata a sua volta positiva al coronavirus. Il rischio è che anche altri familiari possano essere stati infetta. Maggiori certezze arriveranno dopo i risultati dei primi tamponi, una decina al momento quelli effettuati dall’Asl competente.
“Se avessimo avuto la percezione del pericolo ci saremmo protetti o magari non saremmo neppure partiti. Ma invece tutto sembrava tranquillo” hanno spiegato alcuni membri del gruppo di giovani, come riporta il Corriere della Sera. Secondo quanto avrebbero raccontato, infatti, a Corfù pare che nessuno abbia imposto loro alcuna misura di contrasto al diffondersi del contagio. In discoteca così come nei locali l’accesso era consentito normalmente senza nessun distanziamento e nemmeno protezioni come le mascherine appunto.
Del resto da Corfù proveniva anche un altro ragazzo aretino risultato poi positivo al coronavirus, anche lui rientrato dalla vacanza in Grecia ma estraneo alla comitiva di 19enni contagiata. Questi nove casi vanno ad aggiungersi ad altri quattro ragazzi della stessa provincia di Arezzo che nei giorni scorsi erano risultati positivi al tampone dopo una vacanza in Grecia.