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Focolai Coronavirus, Sardegna sorvegliata speciale. Solinas: “Non siamo isola di untori”

La festa-cluster nel locale di Porto Rotondo, il focolaio nel resort di Santo Stefano, i nuovi positivi al Billionaire: la Sardegna, che per mesi è stata una delle Regioni meno colpite dal virus, negli ultimi giorni sta affrontando un aumento dei contagi con nuovi focolai di Covid-19. Solinas sull’ipotesi di un lockdown: “Spero sia una boutade”.
A cura di Susanna Picone
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Respinge le accuse di Sardegna “isola di untori” il governatore Christian Solinas, che spiega che la sua regione – che per mesi è stata una di quelle meno colpite dal virus, ma che negli ultimi giorni sta affrontando un aumento dei contagi – non ha mai avuto una circolazione virale autoctona, che tutti i casi di Coronavirus sono di importazione o di ritorno di persone che provengono da zone in cui vi sono focolai attivi. "I sardi hanno fatto grandi sacrifici per preservare l'immunità virale nell'isola, avevamo raggiunto una condizione pari a zero, ora la ripresa dei contagi è dovuta alla circolazione senza controlli purtroppo adottata da questo governo”, le parole di Solinas, che ricorda anche la proposta della Regione Sardegna di adottare per i turisti una sorta di “passaporto sanitario”: “Ci fu allora una strumentalizzazione violenta di questa proposta. Chiedere ai passeggeri di presentare oltre alla carta di imbarco un certificato che attestasse la negatività significava e significa evitare che il virus torni a circolare o che ci sia una recrudescenza. Era una proposta di buon senso – spiega anche adesso il presidente della Sardegna – che abbiamo sostenuto con forza allora e che ripetiamo oggi che il governo ha mutato orientamento e sta adottando un modello simile per chi arriva in Italia dai Paesi a rischio”.

Solinas: "Lockdown in Sardegna boutade priva di fondamento"

Solinas taglia corto sulle indiscrezioni su un lockdown della Sardegna: "Credo sia una boutade priva di fondamento, se ci fosse verità anche minima in un'affermazione di questo tipo, saremmo all'assurdo. La Sardegna è riuscita ad avere la più bassa circolazione virale d'Italia e ancora oggi nonostante i nuovi casi di importazione continua a non essere tra le prime 5 regioni con più casi. Non accetteremo in nessuna sede un'eventuale chiusura e adotteremo tutte le misure necessarie per tutelare il nome della Sardegna”. L'insofferenza della Regioni che hanno avuto casi positivi al rientro dalle vacanze in Sardegna è però palpabile. "Il mancato rispetto delle regole nei locali della movida in Sardegna rischia di far esplodere una bomba virale", ha detto l'assessore della Sanità del Lazio Alessio D'Amato.

I nuovi focolai di Coronavirus in Sardegna

In Italia nella settimana di monitoraggio 10-16 agosto sono stati riportati complessivamente 1077 focolai attivi di cui 281 nuovi, entrambi in aumento per la terza settimana consecutiva. E ci sono dei focolai anche in Sardegna che hanno contribuito a far alzare i numeri sui contagi dell’isola. Prima la festa-cluster in un locale di Porto Rotondo, poi il focolaio nel resort di Santo Stefano, nell'arcipelago di La Maddalena, hanno fatto puntare il faro sull'isola, che in questi giorni ha registrato numeri come in pieno lockdown. C’è anche l’allarme per la diffusione del contagio dai migranti arrivati nelle ultime settimane sulle coste del sud Sardegna (25 casi nel Cpa di Monastir) e l’aumento dei positivi tra i calciatori che hanno trascorso la vacanze in Costa Smeralda. Sale anche l’indice di contagio Rt, che in Sardegna ha toccato quota 0,9 secondo le stime della settimana 10-16 agosto.

Covid in Sardegna, 6 positivi al Billionaire

"Una cinquantina di dipendenti del Billionaire sono in auto-isolamento dopo i casi di positività accertati su alcuni lavoratori stagionali, con i quali sono stati a contatto”. A darne notizia è l’apparato comunicativo del locale di Porto Cervo di proprietà di Flavio Briatore, che tra l’altro è stato chiuso anticipatamente il 17 agosto scorso in polemica con le ultime ordinanze restrittive del sindaco di Arzachena. I contagi al Billionaire sarebbero al momento sei, tutti asintomatici. "Sebbene siano tutti asintomatici – spiegano dall'ufficio di comunicazione del locale di Porto Cervo – per correttezza i nostri dipendenti si sono auto-isolati e con grande senso di responsabilità da parte di tutti si stanno seguendo le procedure previste. Tutti si trovano negli alloggi messi a disposizione per la stagione, sono assistiti e c'è chi si occupa di assecondare ogni loro necessità". Tutto questo "in attesa che l'Asl competente esegua i tamponi e renda noti gli esiti".

Il focolaio del Santo Stefano Resort alla Maddalena

Per i 472 ospiti del Santo Stefano Resort alla Maddalena, tra operatori e villeggianti, è finita la quarantena che era stata imposta domenica sera dal responsabile dell'Unità di crisi regionale, Marcello Acciaro. Nessuno fino a qualche ora fa aveva potuto lasciare la struttura in attesa dell’esito dei tamponi effettuati dopo l'allarme scattato per la positività di un lavoratore stagionale. In tutto nel resort 26 persone sono risultate positive al Coronavirus, tra questi 25 dipendenti del resort e un solo turisti. Il primo paziente risultato positivo è anche l'unico ricoverato all'Ospedale di Sassari. "La sanità sarda ha dato prova di grande efficienza, da quando abbiamo appreso del primo positivo a quando abbiamo liberato tutti sono trascorse appena 72 ore", le parole di Acciaro, che ha ricordato che si tratta di casi di importazione. "L'isola dei contagi è Ibiza non la Sardegna, è da lì che è arrivata la maggior parte dei positivi riscontrati in Sardegna".

Stretta sulla movida a San Teodoro per evitare nuovo focolaio

Stretta sulla movida a San Teodoro per evitare che anche in questa località turistica del nord Sardegna si verifichino focolai come a Porto Rotondo e nel resort di Santo Stefano a seguito dell'unico caso di positività accertato finora. Il sindaco Domenico Mannironi ha firmato due nuove ordinanze restrittive dopo la segnalazione della Guardia medica di molte sindromi febbrile tra i giovani del paese e frazioni limitrofe. Con un provvedimento si impone il divieto di accesso alle spiagge dalle 22 alle 6 del mattino, con il secondo si stoppa la musica nei locali all'una e non più alle 2 e si vieta il consumo di bevande in strade. Cala Brandinchi, una delle più gettonate del litorale, diventa una spiaggia a numero chiuso con massimo 1.500 persone.

Il focolaio di Orosei: negativi i nuovi tamponi

Dopo il focolaio originato da un uomo rientrato a Orosei dall’Inghilterra sono risultati tutti negativi i 50 tamponi effettuati tra le persone entrate in contatto con i 9 positivi della località turistica sulla costa centro-orientale dell’isola. Il sindaco Nino Canzano ha deciso di annullare l'ordinanza di chiusura dei locali a mezzanotte. Erano stati contagiati due nuclei familiari e la dottoressa del paese, per un totale di 9 persone.  "La notizia dei tamponi negativi ci ha finalmente tranquillizzato – ha detto all’Ansa il sindaco Canzano – Questo ci permette di circoscrivere il focolaio che temevamo fosse molto più esteso e di tornare alla situazione pre-emergenza. Ho annullato quindi l'ordinanza della chiusura dei locali a mezzanotte che potranno ora chiudere all'una come succedeva prima".

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