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Fmi: segnali di ripresa in Europa, ma resta il rischio di contagio del debito

Il Fondo Monetario Internazionale, nel Regional Economic Outlook sull’Europa, ha rilevato che la ripresa economica in Europa si sta rafforzando, ma permangono rischi di contagio sul debito sovrano di alcuni stati, tra cui l’Italia.
A cura di Alfonso Biondi
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Nel vecchio continente si va consolidando la ripresa economica, anche se permangono rischi di contagio a causa della crisi sul debito sovrano dei paesi periferici. E' questo quanto rilevato dal Fondo Monetario Internazionale nel Regional Economic Outlook sull'Europa. Il Fondo sostiene che, a causa del deterioramento del settore bancario irlandese, nel novembre 2010 si è riversata sul mercato una nuova ondata di turbolenze e che i rischi sovrani si sono nuovamente intensificati nei paesi periferici della zona euro, espandendosi ad altri paesi, tra cui Belgio e Italia.

Ulteriori preoccupazioni vengono poi dal fatto che i differenziali dei titoli di Stato sono saliti a livelli decisamente elevati rispetto a quelli rilevati durante le turbolenze di maggio 2010. Le preoccupazioni, in questo caso, riguardano la capacità dei governi periferici di sostenere il settore bancario, ancora debole, pesando allo stesso tempo sui bilanci delle banche che detengono quote molto significative di titoli di Stato. Il Fondo tiene però a precisare che il rischio di un contagio sull'economia reale è rimasto decisamente confinato ai paesi colpiti dalla crisi: stiamo parlando dell'Irlanda, della Grecia e del Portogallo.

Ed eccoci alle previsioni di crescita. Nell'area euro il pil crescerà dell'1,8% nel 2011; nel 2012, invece, l'aumento previsto si attesta al 2,1%. In Italia invece la crescita prevista per l'anno in corso è dell'1,1%; dell'1,3% per il 2012.  La situazione del nostro Paese è abbastanza chiara agli occhi degli esperti: il governo sta operando bene per quanto riguarda la tenuta dei conti pubblici; le preoccupazioni, come emerge anche dai dati del Fmi, vengono però dalle basse previsioni di crescita.

"Sono fiducioso sul fatto che l'Italia sia sulla strada giusta e che stia facendo progressi sul fronte del risanamento dei conti pubblici; abbiamo invece maggiori preoccupazioni riguardo al fatto che il vostro Paese dovrebbe crescere di più"- è stato questo il giudizio espresso dal team del Fmi guidato Antonio Borges.

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