Fleximan colpisce ancora: autovelox abbattuto nel Ravennate, il prefetto: “Forte effetto emulativo”
Fleximan colpisce ancora. Stavolta nel Ravennate, precisamente sulla San Vitale verso Russi. Alle prime luci dell’alba di ieri alcuni automobilisti hanno infatti notato che il velox, con limite 70 km orari, a 200 metri dalla via Monaldina, era stato abbattuto.
Si tratta del quinto caso in provincia di Ravenna: il primo risale alla notte tra il 25 e il 26 gennaio quando era stato divelto l'apparecchio sulla Dismano a Osteria; due sere dopo, fra il 27 e il 28 gennaio, lo stesso trattamento era stato riservato a quello in via Borello a Castel Bolognese, poi nella notte fra il 29 e il 30 gennaio, è stato tagliata quello lungo la circonvallazione a Faenza e infine nella notte fra il 6 e il 7 febbraio quello in via Mandriole a Sant’Alberto.
Tutti emulatori da ricondurre al fenomeno di Fleximan, il gruppo di persone che da diversi mesi hanno abbattuto, danneggiato, incendiato, soprattutto nel Nord Italia (ma anche nel Meridione e nel centro Italia), decine di dispositivi di rilevamento della velocità. Ormai non si contano più i casi di “tagli” dei velox fra Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia, Piemonte e Liguria.
“Le indagini continuano ma non è facile sorprendere sul fatto persone che agiscono col favore delle tenebre, su un comprensorio molto grande, come quello della provincia di Ravenna”, spiega il prefetto Castrese De Rosa a proposito dell'ultimo episodio nel Ravennate.
“Si è sviluppato un forte effetto emulativo, quindi direi che meno se ne parla e meglio è – aggiunge -, speravamo fosse finita e invece ecco un nuovo caso. Si tratta di atti di inciviltà assoluta, non ho parole per commentarli, che denotano una evidente inconsapevolezza del problema: la velocità è una delle principali cause degli incidenti mortali, è indispensabile rallentare e i velox fanno questo. Da quando ci sono è diminuito il numero di morti e feriti gravi sulle strade. Non è certo compiendo un reato che si risolve il problema”, conclude De Rosa.