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Flavio Briatore, il suo patrimonio e lo yacht Force Blue: la cassazione annulla la condanna

La Cassazione annulla la condanna a 18 mesi nei confronti di Flavio Briatore sull’uso del suo yacht Force Blue. Il processo sarà rivisto in appello perché l’imprenditore è stato scagionato dall’accusa di concorso in fatture inesistenti.
A cura di Redazione
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Flavio Briatore e altre tre coimputati nel processo per reati fiscali relativi al suo yacht Force Blue, celebrato in tanti scatti di gossip, sono stati assolti dall'accusa di concorso in fatture inesistenti. È questo il motivo che ha indotto la Cassazione ad annullare la condanna a 18 mesi emessa dalla Corte d'Appello di Genova lo scorso febbraio. Il processo è stato rinviato al fine di rivedere la condanna poiché per una parte delle imputazioni, ovvero il concorso in fatture inesistenti il fatto non sussiste. In appello era stato condannato anche l'allora capitano dell'imbarcazione.

Il nuovo processo sarà incentrato unicamente sulle accuse relative all'omessa Iva da importazione. I pm accusavano Flavio Braitore di usare il megayacht per uso diportistico in acque territoriali italiane dal luglio 2006 al maggio 2010 senza versare la dovuta Iva all’importazione per 3,6 milioni di euro.

Sarà oggetto di riesame anche la questione della confisca dello yacht. Il noto avvocato Franco Coppi, tra i difensori di Briatore, aveva chiesto un annullamento senza rinvio per prescrizione . La corte ha invece disposto un nuovo processo, per conoscerne le motivazioni – tra tre mesi circa – si dovrà attendere il deposito della sentenza.

La notizia è stata accolta con sollievo dall'entourage dell'imprenditore che si era sempre detto sicuro circa la sua estraneità ai fatti.

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