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Fiumicino, spariti 35 algerini: sarebbero scappati dopo l’atterraggio

L’episodio è avvenuto a settembre: trentacinque algerini arrivati all’aeroporto romano da Algeri o Istanbul hanno fatto perdere le loro tracce dopo l’atterraggio. Secondo quanto rivela Il Messaggero, sarebbero fuggiti.
A cura di S. P.
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È giallo all’aeroporto romano di Fiumicino dove trentacinque algerini provenienti da Algeri o da Istanbul hanno fatto perdere le loro tracce dopo l'atterraggio. L’episodio è avvenuto a settembre. A dare la notizia è il quotidiano Il Messaggero che riporta la denuncia dei poliziotti della Polaria, arrivata al termine di un'accesa assemblea. Stando a quanto scrive il quotidiano, i passeggeri  sarebbero scesi dall'aereo e poi sarebbero scappati eludendo il controllo dei documenti. Il Messaggero scrive che i trentacinque algerini giunti a Roma non sarebbero saliti sulle navette che portano in aerostazione e alcuni di loro avrebbero anche tentato di confondersi con gli operatori dell’aeroporto indossando delle tute simili a quelle del personale. Altri ancora avrebbero scavalcato le recinzioni dell'aeroporto.

Chiesto l’intervento del capo della polizia – Secondo quanto si legge ancora sul quotidiano che ha riportato la notizia, di questa storia gli agenti della Polaria avrebbero parlato in assemblea chiedendo l'intervento del capo della polizia Alessandro Pansa. Andrea Margelletti, presidente del CeSi (Centro studi internazionali) ha commentato le sparizioni di Fiumicino affermando che potrebbero essere legate al traffico umano dell'immigrazione clandestina o alla malavita organizzata.

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