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Fiumicino, il mini-vulcano ricompare: fuoriuscita di gas e fango

Lo strano fenomeno geologico era apparso a fine agosto in largo Traiano, vicino alla rotonda di Coccia di Morto. Ora è tornato a eruttare fango e si è allargato.
A cura di Biagio Chiariello
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"Un vulcanetto di fango" così Maria Luisa Carapezza, vulcanologa dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia dell’università Roma Tre, ha definito l'insolito fenomeno geologico che sta interessando un’area nei pressi della Capitale, alle porte di Fiumicino e al confine con l’aeroporto Leonardo da Vinci. I cittadini romani se lo ricorderanno già. Il mini-vulcano era apparso inizialmente come un geyser che sputava anidride carbonica e metano in via Lago di Traiano, a pochi metri dalla recinzione dello stesso aeroporto internazionale, lo scorso 24 agosto. Il potente soffione, avvistato dagli automobilisti di passaggio, era diventato l’attrazione principale di residenti e turisti. Le analisi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia dell’Università Roma Tre avevano certificato l’esistenza di sacche sotterranee da cui fuoriusciva un mix di gas e fango.

Ieri, il vulcanetto ha cominciato ad allargarsi, soffiando anche fango. "A un paio di metri dal soffione di gas naturale si è generata un'altra piccola fuoriuscita di gas", ha fatto poi sapere in una nota il Comune di Fiumicino. Sul posto, nella rotatoria di Coccia di Morto, sono stati subito chiamati i pompieri mentre i vigili urbani hanno disposto la recinzione della zona. Allertate anche squadre di geofisici e vulcanologi. “Il Lazio è zona vulcanica ed episodi del genere sono già avvenuti nei Monti Sabatini o vicino a Ciampino” ha spiegato la Carapezza durante il sopralluogo.

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