video suggerito
video suggerito

Firenze, suore a rischio sfratto si “barricano” nel convento (con l’aiuto della gente del paese)

Nel monastero della Santissima Annunziata delle domenicane di clausura di Marradi (Firenze) sono rimaste in quattro, tre suore e una novizia, tutte intenzionate a non lasciare la loro casa. A “difenderle” una parte degli abitanti del paese, tra cui Paolo Bassetti, ex sindaco e cugino del presidente della Cei.
A cura di Susanna Picone
242 CONDIVISIONI
Immagine

A Marradi, un paese del Fiorentino, c’è un convento in cui sono rimaste solo quattro persone. È il monastero della Santissima Annunziata delle domenicane di clausura, dove appunto al momento vivono tre suore, tra le quali una molto anziana, e una novizia. E nessuna delle quattro religiose ha intenzione di lasciare la propria casa al punto che, dato che il convento rischia di chiudere, loro hanno deciso di opporsi alla decisione “barricandosi” dentro. E le quattro suore fiorentine stanno “resistendo” allo sfratto anche grazie all’aiuto di alcuni abitanti di Marradi, paese in cui tra l’altro è nato il presidente della Conferenza Episcopale Italiana e arcivescovo di Perugia, il cardinale Gualtiero Bassetti. Le suore hanno trovato anche la solidarietà di Paolo Bassetti, ex sindaco del paese e cugino del presidente della Cei.

Ieri, venerdì 10 gennaio, a quanto ricostruito c'è stato l'ennesimo tentativo di portare le suore lontane dal convento ma è andato a vuoto. Senza preavviso tre religiosi hanno bussato alla loro porta con l'obiettivo di convincerle a fare le valigie ma loro non hanno aperto a nessuno e alcuni abitanti del paese sono arrivati a sostenerle. “Da tempo – ha detto Bassetti che ieri è arrivato al convento quando i tre visitatori erano già andati via- ci stiamo adoperando per evitare che le suore debbano lasciare il monastero come vorrebbe il loro ordine da Roma. A tal fine eravamo anche riusciti ad aggregarlo al monastero domenicano di Castel Bolognese, in provincia di Ravenna, ma quell'affiliazione, concessa a dicembre 2018, è stata poi revocata il 21 maggio scorso senza che fosse mai effettiva".

E ancora, l’ex sindaco ha continuato: "Se dovessero ritornare di nuovo alla carica non farebbero una gran figura. Ma poi che noia danno le nostre suore? Si mantengono da sole, con le loro pensioni e non chiedono nulla, riescono a far concelebrare la messa e sono sempre disponibili. Noi vogliamo che rimangano nel convento che fra l'altro ci ‘appartiene': furono le famiglie locali a farlo costruire 400 anni fa. E comunque vada c'è la necessità di trovare una soluzione condivisa”.

242 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views