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Firenze: spara al cinghiale ma colpisce e uccide il compagno di caccia

La vittima raggiunta ad un colpo mortale al torace, il cacciatore che ha sparato ha spiegando di non essersi accorto della presenza dell’amico a causa della vegetazione.
A cura di Antonio Palma
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Tragico epilogo questa mattina per una battuta di caccia tra amici in Toscana. Un uomo di 63 anni infatti è morto in seguito alle ferite riportate durante la battuta in Valdelsa nei pressi di Marcialla, frazione al confine tra i comuni di Certaldo e Barberino Val d'Elsa, in provincia di Firenze. L'uomo faceva parte di una squadra impegnata nell'abbattimento di cinghiali in una zona di ripopolamento e cattura degli animali ma è stato raggiunto da un colpo sparato inavvertitamente da un compagno di caccia. Per lui inutili i soccorsi del 118 allertati dagli stessi compagni. L'uomo è morto a seguito di una ferita di fucile al torace.

Secondo quanto emerso dai primi accertamenti, a sparare sarebbe stato un 70enne,  che ora risulta indagato per omicidio colposo. Sarebbe stato lo stesso anziano cacciatore a raccontare l'accaduto ai carabinieri, spiegando di non essersi accorto della presenza dell'amico a causa della vegetazione. Sul caso indagano i carabinieri coordinati dalla locale Procura della Repubblica. Il Pm di turno ha già richiesto l'autopsia sul corpo della vittima che dovrebbe essere eseguita giovedì.

"Alle battute di caccia al cinghiale in zona di ripopolamento prendono parte solo cacciatori che hanno svolto specifici corsi e conseguito un'abilitazione, che comprende anche gli aspetti legati alla sicurezza" ha spiegato il dirigente del settore faunistico-venatorio della Regione Toscana, Paolo Banti, aggiungendo: "Tutti i partecipanti sono abilitati, devono indossare dei giubbotti arancioni ad alta visibilità. A quanto mi risulta, a Certaldo, tutte le regole sono state rispettate. Tra l'altro i due cacciatori coinvolti erano in un campo, quindi con buona visibilità. Non ci spieghiamo come questa tragedia possa essere avvenuta".

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