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Firenze, detenuto si toglie la vita a Sollicciano: è già il secondo suicidio in carcere nel 2025

A togliersi la vita è stato un giovane di 25 anni originario dell’Egitto. Si trovava nel reparto di accoglienza e, da quanto emerge, aveva tentato gesti autolesionistici. Il garante dei diritti dei detenuti per la Regione Toscana: “Sollicciano va chiuso”.
A cura di Biagio Chiariello
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Il nuovo anno si apre nel modo peggiore all'interno del carcere di Sollicciano. Un detenuto è stato trovato morto nel penitenziario fiorentino nella serata di oggi, 3 gennaio. Il giovane si è tolto la vita impiccandosi. Avrebbe compiuto 26 anni tra pochi giorni ed era originario dell’Egitto.

Secondo le prime informazioni, il ragazzo si trovava da solo in cella. A scoprire il corpo senza vita sono stati gli agenti penitenziari. Il detenuto era stato assegnato al reparto di accoglienza e, stando a quanto emerso, aveva già tentato atti di autolesionismo, motivo per cui si trovava sotto osservazione.

Si tratta già del secondo suicidio nelle carceri italiane dall’inizio dell’anno. Il primo era avvenuto ieri 2 gennaio nel carcere Dozza di Bologna. Il 2024 ha segnato un triste record di suicidi nelle carceri, con novanta detenuti che hanno deciso di porre fine alla propria vita.

"Quanto accaduto" a Sollicciano "purtroppo non mi meraviglia. Sono anni che dico che va chiuso perché è inumano e indecoroso. È l'opposto di tutto quello che la Costituzione dice e impone alle coscienze sulla pena, che andrebbe eseguita con senso di umanità". È quanto dichiara Giuseppe Fanfani, garante dei diritti dei detenuti per la Regione Toscana.

A fargli eco Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa polizia penitenziaria: "Il 2025 ricomincia all’insegna della conta dei decessi, così come si era concluso il 2024, annus horribilis in cui si sono raggiunti 89 suicidi fra i detenuti, 7 fra la polizia penitenziaria e 245 decessi totali fra i reclusi".

L'ultimo rapporto di Antigone evidenzia come le carceri toscane, così come in altre regioni, continuino a essere sovraffollate. A fronte di una capienza massima di 3.162 detenuti, in Toscana sono attualmente recluse 3.270 persone.  Pochi giorni fa anche Emilio Santoro dell’associazione Altro Diritto aveva denunciato in un’intervista il sovraffollamento: "Bisogna diminuire il numero delle persone che stanno in carcere, per due terzi sono abbandonati sociali di cui la metà sono stranieri, gli altri sono tossicodipendenti e senza fissa dimora".

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