Firenze: 36enne muore 24 ore dopo il parto al Careggi, indagine interna
Uno dei giorni più belli della vita in poche ore si è trasformato in tragedia per la famiglia di Annalisa Casali. La donna di 36 anni infatti morta a soli 24 ore dal parto all’ospedale Careggi di Firenze dopo aver portato a termine una gravidanza senza problemi. Come racconta La Nazione, la 36enne era stata ricoverata al reparto maternità nella notte fra sabato e domenica scorsa e in poche ore aveva dato alla luce con parto naturale il suo bambino. Qualcosa però è andato storto, subito dopo il parto la donna si è sentita male iniziando a sudare freddo. Dagli accertamenti clinici è emersa la rottura della milza e i mendici hanno deciso di asportarla in un ‘operazione chirurgica d'urgenza.
L'intervento sembrava riuscito e la 36enne è stata trasferita nel reparto di terapia intensiva, ma purtroppo poco dopo le sue condizioni sono peggiorate ancora. Lunedì mattina una nuova emorragia ha costretto i medici ad nuovo intervento per salvarla ma il cuore di Annalisa non ha retto fermandosi pere sempre alle 7 del mattino. Una notizia straziante per la famiglia e il compagno Gabriele che ora dovrà trovare la forza per crescere senza mamma il piccolo Samuele.
"Non erano state effettuate manovre cruente e tutto era avvenuto alla presenza del padre del bambino", spiegano dall'ospedale ricordando che era stato un travaglio veloce, appena due ore, e un parto senza intoppi, fatto in mezz’ora. Sul caso comunque è stata aperta un'indagine interna e sul corpo della 36enne è stata disposta l'autopsia per accertare i fatti ed eventuali responsabilità. Fondamentale sarà stabilire se Annalisa soffriva disturbi non accertati dai medici che hanno seguito la sua gravidanza oppure se le manovre del parto in qualche modo le hanno provocato dei danni.
La tragedia di Annalisa rischia di aggravare la situazione dell'ospedale fiorentino dove è stato un anno molto difficile per la maternità tra neonati morti e altri che hanno riportato danni gravissimi durante il parto. Fatti che hanno portato l'azienda sanitaria a riorganizzare tutto il percorso delle nascite.