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Fiori bianchi e silenzio per il 13enne morto a scuola: si valuta l’autopsia per capire le cause

Sulla morte del ragazzino, deceduto improvvisamente lunedì per un malore mentre entrava in classe a Reggio Emilia, rimane il mistero. La certezza sulla causa di morte potrebbe arrivare solo dall’autopsia.
A cura di Antonio Palma
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L’incidente a Chiuro, quando intorno alle 7 del mattino un mezzo pesante ha invaso i binari della ferrovia. Il 118 parla di due vittime rimaste travolte.

Una pianta di fiori bianchi posta proprio su quei gradini in cui il ragazzino è crollato a terra esanime e un minuto di silenzio commosso in tutto l’Istituto, così compagni di scuola, preside e docenti hanno voluto salutare il tredicenne morto improvvisamente lunedì scorso alla scuola Media Manzoni di Reggio Emilia. Un saluto collettivo che la dirigente ha voluto fermamente per iniziare un lungo percorso di elaborazione di un lutto che impegnerà i ragazzini ancora sotto shock.

Tutti loro ieri si sono trovati davanti un banco vuoto per sempre a segnare una assenza così improvvisa quanto incolmabile. Anche se era arrivato da poco in classe, trasferitosi da altro istituto, il 13enne infatti aveva già legato molto coi compagni di terza che ora hanno deciso di raccogliere dei momenti vissuti insieme a lui per ricordarlo per sempre.

Ad assisterli ci sarà una psicologa che la scuola ha messo a disposizione di tutti loro e dei docenti per superare un momento che nessun ragazzino dovrebbe mai provare. “Saremo fermi nel fare quadrato attorno alla famiglia e nel cercare una figura che possa essere di supporto psicologico ai ragazzi", ha assicurato la preside, Alessandra Landini. Con i compagni anche l’intera scuola che ha in programma altre iniziative per ricordare il 13enne anche se per ora ha deciso si attendere le decisioni di famiglia e autorità giudiziaria.

Sulla morte del ragazzino, deceduto improvvisamente lunedì per un malore mentre entrava in classe, infatti rimane il mistero. Il tredicenne stava per salire le scale poco prima delle 8 quando si è accasciato al suolo. Per lui inutili si sono rivelati i tentativi di rianimarlo da parte dei sanitari del 118 giunti sul posto. Tentativi andati avanti a lungo anche durante il trasporto in ospedale, al Santa Maria Nuova, dove però il ragazzino è stato dichiarato morto.

I famigliari hanno assicurato che non soffriva di disturbi pregressi o almeno nessuno ne era a conoscenza. La certezza sulla causa di morte potrebbe arrivare solo dall’autopsia che per ora però non è stata ancora disposta. Il pm, che ha aperto un fascicolo d’ufficio sul caso ma senza indagati, vuole attendere la decisione dei genitori del ragazzino, anche loro ancora sotto shock e distrutti dal dolore, che potrebbero anche decidere di non sottoporre il corpo all’esame post mortem.

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