Finmeccanica, Selex Es: 28 sedi chiuse e oltre 2500 esuberi

Dopo le voci arriva la conferma, la riorganizzazione di Selex ES, società del gruppo Finmeccanica prevede un piano di lacrime e sangue per i dipendenti. Il progetto di rilancio dell'azienda annuncia una riduzione drastica del personale con oltre 2500 esuberi tra Italia e Gran Bretagna e la chiusura di 28 centri produttivi. Il dato ufficializzato questa mattina all'Unione industriali di Roma, dal management dell'azienda alle delegazioni di Fiom, Fim e Uilm parla di 1938 lavoratori in Italia tra diretti e indiretti e 891 nel Regno Unito. Nel nostro Paese si passerà da 48 a 26 sedi, mentre in Gran Bretagna gli stabilimenti scenderanno da 16 a dieci. "Il Piano di riorganizzazione di Selex ES è inevitabile per il rafforzamento della compagnia" si legge in una nota della società al termine dell'incontro di oggi con i sindacati, dove di sottolinea che dopo l'unificazione delle tre Selex (Elsag, Galileo e Sistemi integrati) in un'unica azienda che riunisce tutte le attività dell'elettronica della difesa del gruppo Finmeccanica, la decisione era dovuta.
Dopo la fusione riorganizzazione necessaria – "Il processo di razionalizzazione in corso mira a eliminare quelle inefficienze e duplicazioni che oggi non consentono a Selex ES di raggiungere l'eccellenza operativa e di essere maggiormente competitiva e per realizzare questo programma, si rende necessario procedere a un corretto dimensionamento degli organici" si legge ancora nella nota. La proposta dell'azienda e di gestire gli esuberi di personale attraverso mobilità finalizzata alla pensione e cassa integrazione straordinaria a zero ore. Una soluzione che non piace del tutto ai sindacati che hanno convocato un'assemblea unitaria per lunedì 8 aprile nella sede di Sestri Ponente.