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Finmeccanica, pg: “Condannare Orsi a 5 anni di carcere per corruzione”

L’ex presidente di Finmeccanica e l’ex ad della controllata Agusta Westland, Bruno Spagnolini erano stati assolti in primo grado dall’accusa di corruzione internazionale, ma condannati per false fatturazioni a 2 anni di reclusione.
A cura di B. C.
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 Sei anni di carcere per l'ex amministratore delegato di Finmeccanica, Giuseppe Orsi, cinque per l'ex numero uno di Augusta Westland, Bruno Spagnolini. E’ quanto chiesto da Gianluigi Fontana, pg al processo d’appello a Milano sulle presunte tangenti che sarebbero state pagate per la vendita al governo indiano di 12 elicotteri Augusta rispettivamente per i due manager. Il 9 ottobre 2014 il Tribunale di Busto Arsizio aveva assolto i due imputati dall'accusa di corruzione internazionale condannandoli invece a due anni per false fatture.  A carico di Orsi e Spagnolini era comunque stata inflitta una condanna a due anni di reclusione (con sospensione condizionale della pena) per il reato di false fatturazioni.

Il caso Finmeccanica

La procura di Busto Arsizio aveva contestato all'ex presidente e ad di Finmeccanica e dall'ex ad della controllata AgustaWestland di aver versato mazzette ai pubblici ufficiali indiani per favorire l’azienda nella gara per vendere 12 elicotteri Aw101 al governo di New Delhi al prezzo di 556 milioni di euro nel 2008. Nel febbraio 2013 Orsi era finito dietro (uscendo il 4 maggio 2013 per decorrenza dei termini) e Spagnolini ai domiciliari con le accuse di corruzione internazionale e frode fiscale. In manette erano finiti anche i due ‘intermediari' dell'operazione messa a segno dall'azienda di Samarate con New Dehli: Guido Ralph Hashcke e Carlo Gerosa. Secondo l'accusa, “Orsi e Spagnolini avrebbero dato al consulente di AgustaWestland Michel Christian circa 30 milioni di euro, in parte destinati ai fratelli Tyagi e al maresciallo Sashi Tyagi, capo di stato maggiore dell'Indiana Air Force dal 2004 al 2007, per favorire l'azienda italiana nella gara per la vendita degli elicotteri”. AgustaWestland spa aveva patteggiato una sanzione di 80mila euro e Agusta Westland ltd di 300mila. A quest'ultima società il Tribunale aveva confiscato 7,5 milioni di euro, equivalente, come scritto dal giudice di Tribunale di Busto, "del prezzo del reato presupposto".

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