Finita quarantena per 475 persone al resort a Santo Stefano: “Da sabato ospiteremo altri turisti”
Dopo tre giorni di tensione è finito l'isolamento per 475 persone, ospiti e dipendenti, del resort sull'isola di Santo Stefano in Sardegna, arcipelago della Maddalena. Un addetto stagionale è risultato positivo al coronavirus e così sono cominciati i test a tappeto su tutti gli ospiti: 450 negativi, 25 positivi tra cui solo un ospite e 24 membri dello staff. Tutti risultano asintomatici e in buone condizioni di salute. L'unico ricoverato all'ospedale di Sassari è il primo paziente risultato positivo. Visto l'esito dei tamponi, il resort ha informato, ricevendo il via libera dall'autorità sanitaria, che da sabato accoglierà nuovi turisti. L'Ats, inoltre, ha comunicato che "gli ospiti risultati negativi al test possono fin da oggi continuare la vacanza o lasciare il resort per fare rientro presso le proprie abitazioni o altre destinazioni. Il resort, dopo la sanificazione, potrà continuare a ricevere nuovi ospiti a partire da dopodomani".
Il direttore del resort: "Riaprirà il 22 agosto dopo sanificazione completa"
"Tutti i nostri ospiti e il personale è risultato asintomatico e quindi in buone condizioni fisiche. L'Ats, tramite il dispositivo del dottor Marcello Acciaro ha stabilito che gli ospiti possano continuare la vacanza o lasciare la struttura e fare rientro nelle proprie case. Anche grazie alla volontà del Gruppo di avere un medico residente permanente nel resort, al supporto dell'Ats e alle procedure che prevedono la sanificazione a ogni cambio camera, alla sanificazione ogni giorno di lettini e ombrelloni, alla presenza di presidi per la sanificazione delle mani in tutto il villaggio e al distanziamento sociale, siamo riusciti a intercettare subito il primo paziente positivo e a intervenire prontamente per intercettare questo principio di cluster", ha spiegato Franco Cipolla, direttore del Santo Stefano Resort. Da sabato 22 agosto il resort, quindi, riaprirà ai turisti. "Gli ospiti e lo staff risultati positivi sono in isolamento in stanze singole e si sta valutando in quali strutture sanitarie continuare a fargli trascorrere l'isolamento. In ogni caso sono già attivi tutti i protocolli stabiliti dall'Ats come il servire il cibo da fuori la stanza, il servizio di raccolta rifiuti separato e con operazioni di smaltimento dedicate, oltre ad avere sempre il medico della struttura a disposizione", ha aggiunto il direttore.