Finita la fuga dell’orso M49: è stato catturato e riportato in un recinto di plexiglas
La "fuga" dell'orso M49 è finita: ieri sera intorno alle 21 e 30, dopo nove mesi di latitanza, l'animale è stato catturato dagli uomini del Corpo Forestale del Trentino sui monti sopra Tione nelle Giudicarie. È vivo, gode di ottima salute ed è stato trasportato nell'area faunistica di Casteller, vicino a Trento, dal quale era fuggito il 14 luglio dell'anno scorso. Malgrado un'ordinanza della Provincia prevedesse – in caso di pericolo per gli uomini – anche il suo abbattimento, l'orso, un giovane maschio definito dagli esperti "problematico" per la sua abitudine a cercare cibo in malghe e zone abitate, è stato anestetizzato in tutta sicurezza.
Soprannominato Papillon in onore del celebre personaggio di un capolavoro del cinema con Dustin Hoffman e Steve McQueen, M49 è stato riportato nel recinto di Casteller, che nel frattempo è stato rinforzato per evitare altre fughe; dove c'erano reti metalliche che M49 era riuscito a scavalcare sono stati installati pannelli in plexiglas sui quali l'orso non può arrampicarsi. Uscito dal letargo circa un mese fa, M49 si era spostato per decine di chilometri tra Trentino e Veneto, lasciandosi dietro una scia di incursioni per cercare cibo. L'animale era un "ricercato speciale" proprio perché non aveva timore nottetempo di avvicinarsi ai centri abitati, a differenza di quanto fa la maggior parte della popolazione di orsi, circa 50, che vive sulle Alpi orientali.
Nei giorni di Pasqua Papillon si trovava sul Carega, nella zona orientale del Trentino. In seguito il plantigrado si è spostato attraverso i monti Lessini verso ovest arrivando sulla valle dell'Adige ed attraversandola. L'animale non ha rinunciato a una capatina verso il lago di Garda mentre da due settimane a questa parte gli avvistamenti erano stati più frequenti tra la zona di Nago, Stenico, la val Algone ed infine la Busa di Tione.