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Finanzieri morti in montagna: chi erano Lorenzo Paroni e Giulio Alberto Pacchione, precipitati in Friuli

L’incidente sul monte Mangart, a perdere la vita Giulio Alberto Pacchione, 28 anni, di Reggio Emilia e Lorenzo Paroni, 30 anni, di Montereale Valcellina. I due giovani agenti della Guardia di Finanza erano alpinisti esperti.
A cura di Biagio Chiariello
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Giulio Alberto Pacchione, 28enne di Teramo, e Lorenzo Paroni, 30enne di Montereale Valcellina (Pordenone), entrambi in servizio a Tarvisio (Udine). Sono loro i due finanzieri vittime della tragedia avvenuta ieri, 17 agosto, sulle montagne in Friuli.

I due uomini della Guardia di Finanza erano in servizio a Treviso ma facevano anche parte della stazione di Cave del Predil del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico.

Il tragico incidente sulle Alpi Giulie

Erano impegnati lungo una via nel cuore delle Alpi Giulie Occidentali, al confine tra Italia e Slovenia, quando sono precipitati. Si tratta di una via di notevole difficoltà, sul Monte Mangart: stavano risalendo la via Piussi, un sesto grado che percorre il verticale pilastro Nord.

I loro corpi sono stati individuati nella notte, dopo l'allarme per il mancato rientro. Quindi sono partite le ricerche La notizia del ritrovamento dei corpi è arrivata intorno alle 2:15.

Le dinamiche dell'incidente sono al vaglio degli inquirenti, ma si ipotizza un crollo o distacco dall'alto che ha trascinato entrambi giù. La Procura di Udine ha aperto un fascicolo di inchiesta.

"Impossibile al momento – spiegano dal soccorso alpino – valutare l'ora dell'incidente e a che punto della parete sia avvenuto. I due non risultavano raggiungibili né tramite dispositivi telefonici né attraverso dispositivi radio che avevano al seguito".

Chi erano Lorenzo Paroni e Giulio Alberto Pacchione

Entrambi facevano parte anche della stazione di Cave del Predil del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico.

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Lorenzo era a tutti gli effetti già un Tecnico del Soccorso Alpino, gli mancava solamente un esame per diventare Guida Alpina; mentre Giulio era un aspirante soccorritore e avrebbe dovuto a breve sostenere l'esame di ingresso per entrare nel Corpo, era anche maestro di sci a Tarvisio.

"Erano due bravissimi alpinisti. Tutto ciò che si può dire di buono su di loro anche come persone va detto. Aggiungo che per me erano come due figli", il ricordo di Luca Onofrio, capostazione della stazione di Cave del Predil del Soccorso Alpino e Speleologico Friuli Venezia Giulia.

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