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Finale Ligure (Savona): 16 enne violentata a scuola dal branco di studenti

I quattro minorenni (tutti tra i 15 e i 16 anni) avrebbero agito durante l’intervallo e si sarebbero fermati solo di fronte all’intervento di un’insegnante insospettita dai lamenti provenienti dal bagno.
A cura di B. C.
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Ore 21.20 – La giovane, dopo le minacce, ha lasciato la scuola. La ragazza che ha denunciato la violenza sessuale in una scuola superiore di Finale Ligure ha abbandonato l’istituto. Lo ha riferito all’Ansa il suo avvocato: “La ragazza non sta bene, deve superare lo choc della violenza e non è facile anche perché insistono a fargliene altre”, così l’avvocato Maria Teresa Bergamaschi, che ha confermato che sul cellulare della giovane continuano ad arrivare insulti e messaggi minatori degli ormai ex compagni di scuola. L’avvocato ha anche detto che la giovane veniva molestata da tempo “ma lei per pudore non ha mai voluto denunciare i suoi compagni”.

Avrebbero costretto una ragazza di 16 anni ad un rapporto orale nei servizi igienici dell’istituto Alberghiero “Migliorini” di Finale Ligure (Savona). Per questo motivo quattro studenti minorenni sono stati arrestati con l'accusa di violenza sessuale di gruppo. Come scrive il Secolo XIX, i presunti abusi sarebbero avvenuta all’interno dei bagni dello spogliatoio maschile, solo l'intervento di un’insegnante, insospettita dai lamenti provenienti dai servizi igienici, avrebbe permesso il perpetrarsi della violenza. "La scena è di quella terribili, impossibili da dimenticare" , scrive il quotidiano genovese: la 16 enne "rannicchiata in un angolo nel tentativo di sfuggire alle molestie sessuali perpetrate da quattro suoi compagni, di cui due coetanei e due di un anno più piccoli".Immediata è scattata la denuncia da parte della famiglia della ragazza. La Procura e il Tribunale dei Minori di Genova ha portato all'affidamento dei quattro ragazzi alla Comunità per Minori di Genova a seguito del provvedimento emesso dal Tribunale.

Ma secondo gli avvocati dei minori accusati non ci sarebbe stata alcuna violenza: ora sarà presentata istanza di revoca dei provvedimenti. Anche il dirigente scolastico, Luca Barberis, minimizza: "a scuola non si sono verificati reati di alcun genere – dice al Secolo XIX – e quando la professoressa è intervenuta nei bagni, la situazione non manifestava nulla di così grave rispetto a quanto è stato affermato". Anche all'uscita di scuola, gli altri studenti si schierano coi compagni: "Sono dei bravi ragazzi. Mai avrebbero fatto una cosa del genere – dice uno studente della 1G -. Uno di loro si è limitato a prenderla a braccetto, e stavano scherzando mentre stavano andando in palestra e poi siamo entrati negli spogliatoi. Lei racconta che l’avrebbero costretta a mettere la testa nelle loro parti basse – continua il ragazzo – ma non è vero. Si è inventata tutto e ha mentito ai carabinieri".

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