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Filmava le parti intime femminili, arrestato un dipendente dell’aeroporto di Fiumicino

Filmava le parti intime di donne ignare con il suo iPhone. Grazie a una decisiva segnalazione, il dipendente dell’aeroporto di Fiumicino è stato individuato e fermato dalla polizia. Il ragazzo è stato denunciato in stato di libertà per violenze e molestie sessuali reiterate.
A cura di Daniela Caruso
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Aeroporto Fiumicino

Registrava con la videocamera del telefonino le parti intime di passeggere, turiste e impiegate dell'aeroporto di Fiumicino. L'attività dell'uomo non è passata inosservata: dopo una serie di segnalazioni arrivate da alcune vittime del giovane dipendente della struttura, gli agenti della polizia di frontiera hanno portato avanti delle indagini e hanno individuato il maniaco dello scalo. Si tratta di un ragazzo di 27 anni, romano, dipendente di una società di alimentazione. Il giovane riprendeva e spiava le sue prede con il telefonino sotto le gonne.

Un'impiegata si è accorta che il ragazzo riprendeva con un iPhone le sue parti intime: questo episodio è stato molto importante, in quanto ha dato una svolta alle indagini. La donna si è accorta di quanto stesse accadendo e, per porre fine alla ripresa, ha dato un calcio al 27enne il quale prima è caduto e poi si è dato alla fuga. La vittima, però, ha descritto il maniaco e ha raccontato alla polizia com'era vestito. La descrizione è stata utile agli agenti i quali, anche grazie ai filmati delle telecamere di sicurezza installate in aeroporto, hanno individuato il ragazzo. In una tasca della giacca, il dipendente aveva con sè un tesserino in dotazione al personale aeroportuale.

Sul telefonino e sull'hard disk dell'uomo 80 filmati osé: in totale, gli agenti hanno ritrovato immagini girate lo stesso giorno, ma anche fotografie e video di altre vittime violate nel proprio intimo mentre erano al bar, alla toilette o sulle scale mobili. L'uomo è stato denunciato in stato di libertà per violenze e molestie sessuali reiterate e gli è stato ritirato il tesserino aeroportuale. Gli inquirenti ora indagano per capire se le immagini girate nel corso del tempo siano state diffuse in Internet. Il ragazzo ha ringraziato la polizia per aver messo la parola fine alla sua incontrollabile perversione.

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