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Filmata a Rimini durante lo stupro in discoteca, sui social spuntanto insulti e offese

L’adolescente ha paura di essere etichettata e riconosciuta come accaduto a Tiziana Cantone. Gli avvocati che assistono la diciassettenne hanno dichiarato che l’adolescente “ha già sofferto troppo” e presenteranno denuncia contro gli autori dei post.
A cura di C. T.
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Sui profili Facebook di alcune conoscenti della diciassettenne filmata mentre era vittima di una violenza sessuale in un bagno di una discoteca a Rimini sono spuntati post di insulti e offese dirette a lei. In alcuni commenti anche ricerche del video che la ritrae durante lo stupro. Le proprietatrie dei profili Facebook sarebbero proprio quelle "amiche" che avrebbero filmato la diciassettenne mentre in un bagno di una discoteca di Rimini veniva abusata da un ragazzo più grande.

Adesso la ragazzina, già provata per l'episodio, secondo quanto raccontato dai giornali locali, sarebbe sprofondata in una crisi ancora più profonda. La diciassettenne, che si è già allontananta dal paese dove abita, ha il terrore di essere etichettata e riconosciuta come accaduto a Tiziana Cantone, la trentunenne napoletana che si è suicidata dopo che i suoi video erano diventati virali.

Gli insulti apparsi su Facebook nei confronti della ragazzina, però, sarebbero già spartiti, probabilmente cancellati dalle stesse autrici per evitare conseguenze penali. Anche perché gli avvocati che assistono la diciassettenne, Carlotta Angelini e Piergiorgio Tiraferri, hanno dichiarato che l'adolescente "ha già sofferto troppo, la sua vita è stata rovinata. Quegli insulti sono gratuiti. Presenteremo denuncia contro gli autori di quei post".

Secondo la ricostruzione dei fatti da parte dei carabinieri, la 17enne la sera della violenza aveva esagerato con l'alcol, anche se ancora non è chiaro se abbia bevuto di sua iniziativa o se sia stata indotta da altri, tanto da perdere quasi i sensi. Ad approfittare della sua condizione un ragazzo presente nel locale che la minorenne  aveva conosciuto poche ore prima scambiando qualche chiacchiera. L'uomo avrebbe afferrato la ragazzina trascinandola in bagno dove sarebbe stata consumata la violenza sula ragazza semisvenuta. Lo strano movimento però sarebbe stato notato dalle amiche della 17enne che avrebbero seguito i due in bagno riuscendo ad arrampicarsi nella toilette di fianco. A questo punto invece di darle una mano però le amiche avrebbero preso i cellulari filmano la scena e ridendo. Un video che successivamente qualcuno ha condiviso su Whatsapp diventando virale e diventando un incubo per la giovane. Come racconta il quotidiano locale, nel video,  dove per fortuna non si vede la vittima in volto, la 17enne sarebbe inerme, trattata come una bambola di pezza in balia del ragazzo.

La ragazzina avrebbe scoperto la violenza solo vedendo il filmato nei giorni successivi decidendo di confessare tutto alla madre che si è rivolta ai carabinieri. I militari sarebbero riusciti a bloccare la diffusione del video mentre la magistratura ha aperto un fascicolo per violenza sessuale. A chiarire la dinamica dovranno essere proprio le amiche che erano con lei visto che la 17enne sembra ricordare ben poco di quanto accaduto quella sera. Sentite in questi giorni dagli inquirenti, le ragazze dovranno anche spiegare il perché non siano intervenute né abbiano denunciato l'accaduto decidendo invece di filmare la scena.

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