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Omicidio Giulia Cecchettin

Filippo Turetta sulle mancate scuse a famiglia Cecchettin: “Ridicole e fuori luogo dopo ciò che ho fatto”

Filippo Turetta ha raccontato in aula durante la seconda udienza del processo per il femminicidio di Giulia Cecchettin il piano formulato per sequestrarla e per toglierle poi la vita. Rispondendo alle domande del suo avvocato, ha sottolineato di non aver mai chiesto scusa alla famiglia Cecchettin: “Sarebbe ridicolo e fuori luogo”.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Filippo Turetta
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"Le scuse sarebbero ridicole per quello che ho fatto". Lo ha detto Filippo Turetta in aula durante il processo per la morte dell'ex fidanzata Giulia Cecchettin. Il 22enne ha risposto alle domande del suo legale, l'avvocato Giovanni Caruso, nell'aula della Corte d'Assise di Venezia. "Dal punto di vista emotivo, in certi momenti, penso che potrei chiedere scusa – ha continuato il 22enne che l'11 novembre scorso ha sequestrato e poi assassinato l'ex fidanzata– ma penso che sia ridicolo visto la grave ingiustizia che ho commesso. Credo che le mie scuse potrebbero creare ulteriore dolore".

Il 22enne, che nel corso dell'audizione in aula ha ammesso di aver mentito durante il primo interrogatorio, ha ricostruito l'omicidio dell'ex fidanzata e il sequestro di persona. "Mi dispiace tantissimo, non ho chiesto scusa finora alla famiglia perché sarebbe ridicolo e fuori luogo, soprattutto nei confronti di persone che già soffrono. Dovrei sparire".

Durante l'interrogatorio del legale Giovanni Caruso, Turetta ha dichiarato di "non pensare al futuro" e di voler "solo espiare la colpa del suo gesto". "Mi sento in colpa a pensare al futuro, non lo faccio. Penso solo ad espiare la mia pena e a lei che non c'è più".

In aula, Filippo Turetta non ha solo ammesso di aver mentito durante il primo interrogatorio, ma anche spiegato di aver avuto un piano per rapire Giulia Cecchettin e "stare con lei alcuni giorni" prima di toglierle la vita. Presente anche Gino Cecchettin, papà di Giulia, che dopo aver ascoltato il resoconto degli ultimi attimi di vita della 22enne ha lasciato l'aula. "Ho capito benissimo chi è Filippo Turetta – ha detto prima di lasciare il Tribunale -. Non ho bisogno di restare". Il prossimo appuntamento sarà il 25 novembre  con la requisitoria. La sentenza dovrebbe arrivare il 3 dicembre.

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