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Filippo Mosca festeggia compleanno in carcere in Romania, la mamma: “Ci hanno rubato l’anima ma credo in te”

Filippo Mosca festeggia un altro compleanno nel carcere di Bucarest in Romania. Il giovane sarà presto trasferito in Italia dove dovrà comunque scontare la sua pena di 8 anni di reclusione con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti. Il giovane era stato portato presso il carcere di Porta Alba, dove era detenuto in condizioni inumane. La mamma in un lungo post sui social: “Ci hanno rubato l’anima ma non dubito della tua resilienza”.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Filippo Mosca e Ornella Matraxia
Filippo Mosca e Ornella Matraxia

Un altro compleanno in un carcere in Romania per Filippo Mosca, il 29enne originario di Caltanissetta condannato nel giugno 2024 con l'accusa di traffico internazionale di stupefacenti. Mosca era stato trasferito dal carcere di Porta Alba in quello di Bucarest in seguito al rumore mediatico causato dalle sue condizioni di detenzione definite "inumane" dai legali e dalla madre, Ornella Matraxia, che di recente ha fatto sapere a Fanpage.it che il giovane potrà tornare in Italia, dove però dovrà comunque scontare la pena di 8 anni di reclusione secondo la condanna straniera.

Secondo Matraxia, Mosca avrebbe dovuto arrivare in Italia a fine gennaio ma per il momento non si hanno notizie per la data del trasferimento nel nostro Paese dall'estero. Anche quest'anno, il giovane dovrà spegnere le candeline di compleanno in carcere. La mamma ha scritto un lungo post sui social network. 

"È il secondo anno in cui le è stata tolta la possibilità di festeggiare – spiega sul suo profilo personale la donna – e di celebrare insieme questo giorno. La precisa volontà di distruggerti la vita dell'assurdo sistema giuridico rumeno da una parte, l'indifferenza del tuo Paese e gli abusi subiti dall'altra, ti vedono chiuso in una cella da quasi due anni ormai, accusato qualcosa che non hai fatto".

"Ci hanno rubato l'anima – continua – e questo io non potrò mai perdonarlo né dimenticarlo. Con tutte le mie forze combatterò perché i responsabili di questa assurdità paghino, ma nel frattempo: tanti auguri amore mio. Che tu possa essere più forte di tutto questo e uscirne vittorioso".

"So – continua la donna – quanto a volte tutto questo sembri impossibile. La tua resilienza e resistenza riescono a stupirmi ogni giorno. Io stessa non credo più nella Giustizia, non esiste in Romania, non esiste in Italia e non esiste in questa Europa farlocca, ma mai, neanche per un secondo, smetterò di credere in te e nella tua forza".

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