Tra i camici banchi che hanno perso la vita durante la seconda ondata della pandemia di Coronavirus, c'è anche Filippo Fard, medico del 118 di Modena, morto il mese scorso dopo essere stato contagiato da Covid-19. La sua agonia è durata quasi trenta giorni, poi la situazione è precipitata. Aveva 63 anni e non soffriva di patologie pregresse. Il fratello Giovanni ha deciso di inviare una lettera a Fanpage.it per ricordarlo e per ringraziare tutti coloro che sono stati vicini alla sua famiglia in questo periodo difficile, che pubblichiamo di seguito:
"Sono Giovanni, fratello di Filippo Fard, medico del Servizio di Emergenza territoriale 118 a Modena. Il Doc Fil, come veniva chiamato da chi gli voleva bene, purtroppo ha perso la sua battaglia contro questo maledetto Covid-19. Il virus mi ha strappato per sempre mio fratello, la mia vita, il mio tutto. Classe 1957, mio fratello era in servizio all'Usl di Modena dall'ottobre 2010. Nel 2013 aveva ottenuto l'incarico professionale in qualità di "collaboratore nel monitoraggio dei pazienti in arresto cardio-circolatorio e nel controllo delle schede paziente compilate dalle associazioni di volontariato". Da tanti anni si era dedicato alle medicina d'urgenza del 118. I suoi colleghi, in questi giorni, mi hanno raccontato tante cose sull'impegno di mio fratello nell'aiutare il prossimo, proprio nei momenti più difficili della vita lui era pronto a fare l'impossibile. Lui era un angelo custode. Lui non mollava mai.
Il dottor Filippo Fard ha donato tanto amore. Questo amore gli è ritornato proprio nel momento in cui lui ne aveva bisogno. Filippo era un uomo sportivo, un salutista e una persona attenta. Ma dopo un mese di agonia, la sua vita è stata interrotta dal Covid-19. Non riesco ad esprimere il dolore che accompagna la mia vita, ma adesso non è il momento di pensare all'immenso vuoto che mi ha lasciato per tutto il resto della mia vita. Oggi, sento la necessità, di dire grazie. Un ringraziamento a tutti coloro che in questo tragico mese sono stati al fianco di mio fratello. Ringrazio i medici ed il personale sanitario che lo hanno curato fino all'ultimo istante della sua vita. Ringrazio i suoi colleghi del 118 Modena soccorso, che non lo hanno mai lasciato solo, neanche un secondo. In questi surreali giorni, sono sempre stati particolarmente vicino al mio caro fratello. Loro hanno fatto il possibile ed anche l'impossibile. Sono andati sotto il reparto di rianimazione dell'ospedale di Baggiovara di Modena facendo sentire la loro vicinanza a mio fratello. Hanno acceso le sirene delle ambulanze, lo hanno chiamato con tutta la loro voce. Hanno urlato il suo nome per cercare di far sentire la loro vicinanza a Filippo. Ringrazio tutto il personale della terapia intensiva di Baggiovara. Ringrazio tutte le migliaia di persone che sui social hanno speso delle bellissime parole per mio fratello. Ringrazio tutti gli organi di stampa che hanno dedicato tantissime pagine a mio fratello e al ricordo del suo impegno nel campo medico.
Ringrazio il Team Enjoy che a fine gennaio dedicherà l'Ambulanza colorata al suo ricordo. Ringrazio mio fratello Naser, che da quattro mesi si trova in Italia. È venuto dall'Iran per stare accanto ai suoi figli e si è trovato a vivere questa tragica situazione con mio fratello Filippo. Lui è stato fino all'ultimo attimo al suo fianco. Grazie a lui e a tutta la sua famiglia. Ringrazio tutti, nessuno escluso. Grazie, grazie ed ancora grazie. Mio fratello, il dottor Filippo Fard, mi mancherà ogni singolo istante della mia vita, ma cercherò di prendere la forza dal pensiero che lui vivrà per sempre nel cuore di tutte le persone che hanno avuto la fortuna di conoscerlo ed incontralo".