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Omicidio Giulia Cecchettin

“Filippo è un bimbo, gli è saltato l’embolo”, parla il papà di Turetta: “Non ha ucciso a mano armata”

Nicola Turetta, il papà del giovane di Vigonovo reo confesso dell’omicidio della ex fidanzata Giulia Cecchettin, non sa darsi una spiegazione di quanto accaduto: “Non è una cosa razionale, ha ucciso il suo angelo praticamente, questi ragazzi mi sembra che appena gli togli qualcosa crollano”.
A cura di Antonio Palma
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Filippo Turetta "è un ragazzo che comunque è un bambino, io non lo so, sono fragili. Anche io avevo le mie crisi ma questi ragazzi mi sembra che appena gli togli qualcosa crollano oppure fanno questi atti così violenti", a parlare è Nicola Turetta, il papà del giovane di Vigonovo reo confesso dell'omicidio della ex fidanzata Giulia Cecchettin. Il padre di Turetta ancora non sa darsi una spiegazione di quanto accaduto resta convinto che il figlio abbia agito di impeto senza premeditare il terribile assassinio.

"Io fino all'ultimo ho pensato che volesse sequestrarla, rapirla per non darle la soddisfazione di laurearsi e dopo lasciarla. Purtroppo le cose sono peggiorate, forse voleva farle paura poi la cosa è precipitata e a lui è saltato l'embolo" ha dichiarato Nicola Turetta in una intervista a "Chi l'ha visto?" riferendosi alla laurea a cui Giulia era prossima, dopo aver consegnato anche l'elaborato al relatore, e che ora le verrà consegnata post mortem.

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Il padre di Turetta, che ancora non ha visto il figlio in carcere, parla di una possibile crisi psicologica ddi Filippo dopo essere stato lasciato da Giulia e ricostruisce un rapporto che, a suoi dire, non era patologico, contrariamente a quanto invece affermano i parenti di Giulia e gli amici dei lei che invece descrivono Filippo come ossessivo e geloso di tutti tanto da spingerla a lasciarlo.

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"Ci sono degli aspetti di questa tragedia che vanno visti in una chiave un po' diversa, cioè non è uno che ha ucciso a mano armata, non so. So che Giulia andava fuori con lui tranquillamente, fino a quel sabato so che non le ha toccato neanche un capello. Quindi lei era tranquilla quando usciva, lei non aveva questi timori" ha dichiarato Nicola Turetta, aggiungendo: "Non è una cosa razionale, una persona che ami, che porti a casa… un bene così non può sfociare in una tragedia del genere".

"Non ci saremo mai immaginato questo. Ha ucciso il suo angelo praticamente, quella che lui amava. Questi ragazzi mi sembra che appena gli togli qualcosa crollano oppure fanno questi atti così violenti. Qui entriamo nel ramo della psicologia e io non lo so, bisognerebbe capire come aiutarli a uscire quando hanno queste cose" ha concluso il papa di Filippo Turetta.

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Affidati incarichi per l' autopsia sul corpo di Giulia Cecchettin

Affidati gli incarichi per l' autopsia sul corpo di Giulia Cecchettin. Davanti al pm Andrea Pedroni, sono stati letti i quesiti a cui dovranno rispondere il perito medico legale incaricato dalla Procura di Venezia, Guido Viel, e l'equipe medica del professor Angelo Paolo Dei Tos, responsabile del dipartimento di anatomia patologica dell'ateneo padovano. Presenti anche i legali di Filippo Turetta, gli avvocati Giovanni Caruso e Monica Cornaviero, e il loro collega Stefano Tigani, che assiste i familiari di Giulia Cecchettin. Per la famiglia Cecchettin è stato nominato il consulente Stefano D'Errico.

I funerali di Giulia e l'appello del sindaco: "Partecipate alle esequie"

La data dei funerali di Giulia Cecchettin resta ancora incerta ma il sindaco di Vigonovo, Luca Martello, ha invitato i suoi concittadini a partecipare alle esequie. "Sono tante le persone che in questi giorni mi contattano per avere notizie sulla celebrazione del funerale di Giulia. Per ora non abbiamo notizie certe, comunque, questo sarà un momento importante per tutti. Invitiamo a non mancare, a portare il calore e la vicinanza di tutte le nostre comunità a Padova nella Basilica di Santa Giustina dove sarà celebrato il funerale" ha dichiarato il primo cittadino, aggiungendo: "Si tratta di un luogo adatto e accogliente così come è ampio l'antistante Prato della Valle. Saluteremo Giulia tutti insieme, auspicando che questa testimonianza collettiva possa aiutarci a diventare tutti migliori".

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