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Matteo Messina Denaro

File Messina Denaro offerti a Fabrizio Corona, torna in consiglio comunale Giorgio Randazzo

Torna in consiglio comunale Giorgio Randazzo, il politico coinvolto nelle indagini sui file trafugati sulla latitanza di Matteo Messina Denaro.
A cura di Roberto Marrone
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Giorgio Randazzo in consiglio comunale
Giorgio Randazzo in consiglio comunale
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Prima seduta del Consiglio Comunale oggi 06 settembre 2023 a Mazara del Vallo in Sicilia, dopo la pausa estiva che vede il ritorno in aula del consigliere comunale Giorgio Randazzo. Lo stesso era stato coinvolto lo scorso 20 luglio 2023 insieme al carabiniere Luigi Pirollo nello scandalo sui file riservati riguardanti Matteo Messina Denaro. Secondo l'accusa avrebbero  rubato, dagli archivi delle forze dell’ordine, centinaia di file riguardanti le indagini sulla latitanza del boss mafioso Matteo Messina Denaro, arrestato lo scorso 16 gennaio 2023. Pirollo, sempre secondo quanto sostenuto dall'accusa,  avrebbe trafugato i file dal sistema informatico dalla caserma in cui lavorava e li avrebbe dati al Randazzo che avrebbe poi provato a venderli al noto fotografo Fabrizio Corona.

Il consigliere, direttamente da Roma, venne sospeso dal suo partito di riferimento ovvero Fratelli d’Italia e successivamente sospeso dalla carica di consigliere attraverso una determina del Prefetto di Trapani. La vicenda, nel frattempo, si è evoluta quando, dopo l’interrogatorio di garanzia, la Procura Antimafia di Palermo il 7 agosto ha deciso di revocare gli arresti domiciliari a cui era sottoposto Randazzo e di passare tutto il fascicolo alla locale Procura di Marsala in quanto, è stato accertato che il presunto reato commesso non riguarda fatti di mafia ma al consigliere viene contestato esclusivamente il reato di tentata ricettazione, come aveva spiegato il suo avvocato a Fanpage.it. Da questo ne è scaturita la revoca della sospensione a consigliere, sempre da parte del Prefetto, e di conseguenza il suo ritorno a sedere negli scranni del consesso civico cittadino.

Primo punto all’ordine del giorno dell’odierno Consiglio Comunale mazarese è stato lo svolgimento di comunicazioni, interrogazioni e interpellanze ed è proprio in questo contesto che Giorgio Randazzo ha chiesto la parola effettuando un intervento durato più di venti minuti.

Il consigliere condanna duramente gli avversari politici che avrebbero festeggiato e brindato non appena saputo del suo coinvolgimento nelle indagini.

In merito alla vicenda personale non entra tanto nel merito, nel rispetto delle indagini ancora in corso, ma ha annunciato che molte verità scottanti sulla vicenda verranno raccontate e rese pubbliche il 4 ottobre, quando a Roma verrà ascoltato dalla Commissione di Garanzia di Fratelli d’Italia, visto che anche a seguito del suo reingresso in consiglio, il partito ha deciso di tenerlo fuori dagli iscritti.

Oltre questo Giorgio Randazzo continua il suo intervento in Consiglio Comunale. “L'Italia non si è posta una domanda, ma cosa c’è dentro questi file così riservati? Non è che per caso ci sono rappresentanti politici del territorio che girano tranquilli e sereni? O come mai si sta facendo passare il messaggio che Messina Denaro dopo trent’anni l’hanno preso e da sei mesi a questa parte non si ha notizie se per caso ci sono politici che lo hanno favorito o imprenditori? I miei legali – continua Randazzo – mi hanno consigliato di tenere un profilo basso e di non parlare troppo ma sono una persona trasparente e per bene e lo sono sempre stato e quindi se così facessi, verrei meno al dovere che una carica pubblica deve portare avanti infischiandosene delle conseguenze e delle ripercussioni che ci possono essere.”

Conclude così il suo lungo intervento il consigliere: “Vado orgoglioso del metodo Randazzo perché per qualcuno non utilizzare il mio metodo significa stare in silenzio”.

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