Filandari: Domenico Fontana e i 4 figli uccisi dai vicini, Ercole Vangeli confessa
Non è passato neppure un giorno dalla strage, consumatasi ieri a Filandri di Scaliti in provincia di Vibo Valentia, che i Carabinieri già hanno individuato i presunti responsabili. La famiglia Fontana massacrata nella sua stessa abitazione da un numero imprecisato di sicari, che hanno sparato con due pistole, una calibro 9 e una 7 e 65. Il movente non è legato alla ‘ndrangheta, come si potrebbe pensare, ma a banali questioni di interesse, ossia invasione di terreni e vecchi attriti personali. A confermarlo, il reo confesso Ercole Vangeli, costituitosi ieri in tarda serata. "Ero stanco dei soprusi continui che subivo dai Fontana. Mio padre è stato anche schiaffeggiato da loro. Alla fine non ce l'ho fatta più", queste sarebbero state le sue parole al pm della Procura di Vibo, Michele Sorgiovanni.
Vangeli avrebbe specificato di essere stato l'unico autore del massacro, ma i carabinieri hanno dubbi in merito: innanzitutto perché sono state utilizzate due diverse armi e, inoltre, è da considerare anche il fatto che i corpi delle vittime sono stati trovati in posti diversi.
E così sono quattro i fermi per l'omicidio del 61enne Domenico Fontana e dei suoi quattro figli, Pasquale (37 anni) , Pietro (36 anni), Emilio (32 anni), e Giovanni (19 anni). Oltre Ercole Vangeli, altri tre uomini appartenenti tutto allo stesso nucleo familiare: il fratello Francesco Saverio Vangeli, il figlio di quest'ultimo Piero e il genero Gianni Mazzitelli. Sono accusati di omicidio plurimo.
Determinante la testimonianza di un ragazzo rumeno, che lavorava con i Fontana, il quale, al momento della strage, si era nascosto dietro una catasta di legno, per non essere visto dai killer. La sua testimonianza ha così permesso agli inquirenti di individuare i responsabili della strage.
Queste le parole di Mario Spagnuolo, procuratore di Vibo Valentia: "Sembra un copione dell'800 per chi non e' di Vibo, ma qui e' un fenomeno all'ordine del giorno. Mai pero' si era verificato tutto cio', un intero nucleo familiare sterminato".