Figlio di una paziente ringrazia l’ospedale di Perugia: “Mia madre curata come persona importante”
"Non sono uno scrittore, ma desidero comunque raccontare le grandi attenzioni rivolte a mia madre nelle due settimane di ricovero presso il reparto di Medicina Interna sez. C (stanza n.3)". Sono le parole scelte in premessa del Signor Andrea P.B. che racconta l'esperienza vissuta in un ospedale umbro. Non un'esperienza legata a vicende di vera o presunta malasanità, ma ben altro: "Mi ha colpito la disponibilità del personale medico ed infermieristico, sempre gentile e disponibile. I medici hanno seguito mia madre e in poco tempo l'hanno curata da diverse patologie".
La missiva è indirizzata alla responsabile della struttura complessa di Medicina Interna dell'ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, la dottoressa Leonella Pasqualini, alla quale l'uomo chiede espressamente di rivolgere un ringraziamento speciale a tutto il personale "perché non dimenticheremo mai la gentilezza, la disponibilità e l’umanità mai vista prima di medici e infermieri, con le quali è stata curato mia madre, come se fosse una persona importante. In realtà siamo una famiglia di ex contadini e neanche benestanti”. Una considerazione toccante, che tuttavia non può che rappresentare la normalità in un paese in cui il sistema sanitario pubblico è universale e ovviamente non fa distinzioni di classe.
Il signor Andrea termina la lettera con questa ultima testimonianza: “Ho visto i medici occuparsi anche di cose che non hanno nulla a che vedere con la medicina: sollevavano mia madre dal letto per farla accomodare sulla sedia, le infilavano anche le pantofole. Molto commovente la professionalità e la forza di volontà di tutto il personale medico ed infermieristico, a cui spero arrivi presto un encomio dai loro superiori".