Fidanzato di Saman Abbas parte civile al processo: “Non andrà in aula, non vuole vedere quei mostri”
Saqib Ayub, il fidanzato di Saman Abbas, ha deciso che si costituirà parte civile nel processo per l'omicidio della giovane pachistana che inizierà venerdì a Reggio Emilia. Ad annunciarlo è stato il legale del giovane, Claudio Falleti, che ha spiegato anche perché Saqib non si presenterà però in aula.
Falleti ha “adottato” il giovane, che prima viveva nella provincia di Frosinone e che ora si è trasferito in Piemonte, per un periodo ospitato dal suo stesso avvocato. "Andrò solo io in aula – ha detto l’avvocato -. Lui non vuole trovarsi davanti quei mostri”. Il riferimento è ai tre dei cinque imputati che si trovano in carcere in Italia, ovvero Danish Hasnain, lo zio di Saman, e i due cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq.
"Se mai otterremo dei soldi, li utilizzeremo per aprire una ‘Fondazione Saman' che possa tutelare le vittime dei matrimoni forzati", ha raccontato l’avvocato a Qn-il Resto del Carlino. Oltre allo zio, considerato l’autore materiale del delitto, e ai due cugini, sono imputati anche i genitori di Saman. Il padre, come è noto, è attualmente in carcere in Pakistan – attesa per oggi la nuova udienza – e per ora non è stata concessa l’estradizione all’Italia, la madre Nazia invece è ancora latitante.
"I dieci rinvii d'udienza per la decisione sull'estradizione sono scandalosi – ha detto l'avvocato Falleti riferendosi al padre della ragazza uccisa – Ho letto parole inaccettabili da parte della difesa di Shabbar che mette in discussione la nostra magistratura".
L’avvocato ha anche lanciato un appello al Ministro degli Esteri, Antonio Tajani: "Nel giugno 2021 disse che la vicenda Saman non può lasciare indifferenti. Ora che è al Governo, agisca e convochi l'ambasciatore pachistano".
A proposito di Saqib, l’avvocato ha spiegato di considerarlo come “un secondo figlio”. “La sua storia mi ha colpito e mi sono subito offerto di aiutarlo, sia dal punto di vista legale sia nella vita. Così io, la mia compagna lo abbiamo preso sotto la nostra ala protettiva e l'abbiamo tenuto a casa con noi per un periodo. Da qualche mese ha ottenuto il permesso di soggiorno e ha trovato lavoro come chef in un ristorante. Vive in un appartamento in Piemonte, ma viene spesso a trovarci. Ha passato anche il Natale da noi".
Nei mesi scorsi, ancora prima del ritrovamento del corpo senza vita della diciottenne di Novellara, Saqib Ayub era intervenuto anche a diverse trasmissioni televisive per raccontare il suo amore per Saman e della famiglia di lei che non approvava il loro rapporto. Saman Abbas, infatti, era stata promessa in sposa a un cugino in patria. Il padre – secondo l'accusa – avrebbe deciso di uccidere la figlia perché aveva disonorato la famiglia.