Fidanzati uccisi a martellate in Inghilterra, arrestato è 21enne Andrea Cardinale: ha problemi psichici
Sono stati uccisi a martellate, Nino Calabrò, 25 anni, e Francesca Di Dio, 20 anni, i due fidanzati messinesi trovati morti in un appartamento di Thornaby, nella contea dello Yorkshire in Gran Bretagna. A scagliarsi contro la giovane coppia sarebbe stato, secondo gli inquirenti, il 21enne Andrea Cardinale, coinquilino e collega del giovane originario di Barcellona Pozzo di Gotto. Il ragazzo è in stato di fermo dal 22 dicembre, ma al momento non sono trapelati dettagli su quanto dichiarato agli inquirenti durante l'interrogatorio.
A trapelare però sono stati alcuni dettagli sul ritrovamento dei corpi dei due ragazzi uccisi, che sarebbero stati scoperti dal padre del presunto assassino. L'uomo, palermitano, era andato a trovare il figlio in Inghilterra e con lui e con la coppia avrebbe passato la sera precedente all'omicidio. Il giorno successivo, non ricevendo risposta alle numerose telefonate fatte ad Andrea avrebbe deciso di recarsi presso l'appartamento di Calabrò. Non è chiaro se sia entrato nell’appartamento con le chiavi di riserva o se abbia chiesto ad amici di verificare cosa fosse accaduto. I corpi dei due fidanzati sarebbero comunque stati trovati grazie a lui.
Spaventato avrebbe poi contatto un amico che lavora presso la Questura di Milano che ha così fatto scattare l'allarme, allertando immediatamente i colleghi della seconda divisione Interpol del Servizio Cooperazione internazionale di Polizia che sono intervenuti insieme ai colleghi inglesi. Andrea Cardinale, fermato poco dopo, avrebbe problemi psichici e, probabilmente dopo una lite, avrebbe assassinato il coinquilino e la fidanzata a colpi di martello. Saranno comunque le indagini a chiarire il movente e la dinamica dei fatti.
“Siamo disperati, non pensavamo potesse mai accadere una cosa del genere – le parole di dolore di Anna Niosi, madre di Francesca Di Dio – mia figlia era una ragazza solare, gentile e molto generosa. Amava il suo ragazzo ed era venuta qui in Inghilterra per trovarlo e stare con lui e poi sarebbe tornata presto a casa. Siamo in Inghilterra ma ancora non sappiamo nulla dagli investigatori su quanto accaduto. Stiamo andando proprio a parlare con loro e ci incontreremo anche con i genitori del ragazzo”.