Fichi secchi ritirati dal commercio per presenza di ocratossina A: l’allerta del Ministero della Salute
Sul sito ufficiale del Ministero della Salute è stato segnalato un richiamo alimentare da parte del produttore di alcuni lotti di fichi secchi al Rum e cannella e di fichi mandorlati infornati a marchio M. Greco. Secondo quanto è stato riportato sull'avviso, il motivo del ritiro dal commercio sarebbe la presenza di ocratossina A nei prodotti, una micotossina prodotta da alcuni generi di funghi che spesso contamina la frutta secca ed essiccata.
Le confezioni interessate sono da 200 grammi e 250 grammi con i numeri di lotto 11/0510, 11/0112, 11/0212, 11/0411, 11/0210, 11/0311, 11/0111S e 1/0211S e il termine minimo di conservazione 30/06/2024. L’azienda M. Greco Srl ha prodotto i fichi secchi richiamati e lo stabilimento si trova in via Assunta 56, a Montecorice, in provincia di Salerno.
La raccomandazione delle autorità sanitarie alle persone eventualmente in possesso dei prodotti richiamati è quella di non consumare quelli con il numero di lotto e il termine minimo di conservazione sopra indicati. Le persone che hanno acquistato l'alimento interessato possono restituire le confezioni di fichi secchi e mandorlati coinvolte direttamente alla ditta o al fornitore.
Che cos'è l'ocratossina A e quali sono i rischi per la salute
Come si legge sul sito dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), l'ocratossina A è una micotossina prodotta naturalmente da alcune muffe e può essere presente in una serie di alimenti, tra cui cereali, carne conservata, frutta fresca e secca, e formaggi.
Da una valutazione Efsa sono emersi nuovi dati che indicano che l'ocratossina può essere genotossica poiché danneggia direttamente il DNA. Gli esperti hanno confermato che può essere anche cancerogena per il rene. "Nel calcolare il MOE, il cosiddetto margine di esposizione, gli esperti hanno utilizzato un approccio prudenziale e hanno concluso che esistono motivi di preoccupazione sanitaria per la maggior parte delle fasce di consumatori", si legge sul sito dell'Autorità europea.