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Fiat sospende gli straordinari e blocca 500 trasferimenti

Si inasprisce lo scontro tra la Fiat e i lavoratori: l’azienda ha deciso di non ricorrere più agli straordinari in tutti gli stabilimenti italiani e di sospendere i 500 trasferimenti previsti da Mirafiori. Marchionne scrive ai dipendenti definendo irrazionale e incomprensibile l’agitazione.
A cura di Susanna Picone
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Stop agli straordinari in tutti gli stabilimenti italiani Fiat: i siti produttivi dell’azienda automobilistica non ricorreranno più a prestazioni straordinarie di lavoro, inoltre i 500 dipendenti di Mirafiori non saranno più trasferiti a settembre alla Maserati di Grugliasco. Continua a salire la tensione tra Fiat e sindacati. La decisione del gruppo automobilistico è stata adottata dopo il blocco degli straordinari proclamato dai sindacati Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Associazione quadri a sostegno della vertenza sul rinnovo del contratto e dopo che la Fiom ha proclamato uno sciopero lunedì alla Maserati. La decisione dell'azienda sarebbe stata assunta per evitare incertezze nell’organizzazione e nella gestione degli orari di lavoro. Intanto l’amministratore delegato di Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne, ha annunciato che il debutto di Fca a Wall Street sarà nelle prime due settimane di ottobre. Marchionne ha indicato così il percorso di una quotazione in Borsa che è molto attesa dal mercato e dagli investitori internazionali.  A proposito dello sciopero del marchio premium del Lingotto, l'amministratore delegato ha scritto direttamente e con posizioni dure ai suoi dipendenti.

Fiat, la lettera di Marchionne

Marchionne ha definito “irrazionale e incomprensibile” l'agitazione di lunedì scorso, che ha causato la mancata produzione di 11 auto. “Quello che è successo pochi giorni fa ha certamente cancellato opportunità preziose per sfruttare alcuni picchi di domanda. Ma, cosa ben più grave, ha inferto un duro colpo al nostro e al vostro lavoro. Non ha offerto dell'Italia l'immagine che vorremmo portare nel mondo, quella di un Paese serio e di grande valore. Si è sprecata un'occasione per mostrare le capacità e le qualità dei lavoratori italiani”, così Marchionne nella lettera pubblicata da La Stampa. Il manager ha rivendicato di aver fatto tutto il possibile “per mantenere aperti i nostri stabilimenti italiani e salvaguardare i posti di lavoro”. Rivolgendosi ancora ai dipendenti, Marchionne ha chiesto di non sottovalutate “l'effetto che le vostre azioni possono provocare. Oggi, a differenza del passato, anche la più piccola frattura ha un'eco molto più vasta del vostro ambito lavorativo e familiare”, tanto che nel nuovo contesto lavorativo globale “tutti osservano tutti”.

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