Fiat: respinto il ricorso, dovrà riassumere 145 operai Fiom
La corte d'appello del tribunale di Roma ha respinto il ricorso della Fiat imponendo all'azienda automobilistica torinese di riassumere nello stabilimento di Pomigliano d'Arco 145 dipendenti iscritti alla Fiom. La Corte d'Appello aveva già rigettato la richiesta di sospensione delle assunzioni avanzata dal Lingotto nell'agosto scorso. Con questa decisione la Corte d'appello ha confermato la sentenza di primo grado emessa dal tribunale di Roma il 21 giugno e che condannava la Fiat per discriminazione nei confronti degli operai iscritti al sindacato metalmeccanici della Cgil nelle assunzioni in Fabbrica Italia, la nuova società creata a Pomigliano. Lo ha reso noto oggi direttamente il sindacato guidato da Maurizio Landini che esprime soddisfazione per la decisione dei giudici. La sentenza è stata definita "una buona notizia" anche dal segretario nazionale della Cgil Susanna Camusso. Si attendono ora le mosse della Fiat che aveva già dichiarato come l'assorbimento di altri operai andava a discapito di quelli già assunti perché la debolezza attuale del merctao dell'auto non permeteva di assumere altri dipendenti.
Aggiornamento: L'azienda in una nota ufficiale dopo la sentenza d'appello, afferma che è pronta ad "ogni tipo di iniziativa legale di opposizione, incluso il ricorso alla Corte di Cassazione" per far valere le proprie ragioni. Probabilmente dunque per la sentenza definitiva si dovrà attendere il terzo grado di giudizio fermo restando che l'applicazione del reintegro è immediata.