A cura di
Ciro Pellegrino
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Che sorpresa, eh? La Fiat potrebbe scappare (lo dice il Wall Street Journal) in Gran Bretagna, impiantando lì la sua sede legale e facendosi quotare a New York. Obiettivo: pagare meno tasse sugli utili. Chi si stupisce? L'oramai ex azienda italiana targata Marchionne negli ultimi anni ha pensato solo a pianificare la fuga dall'Italia. Lo scontro con la Fiom, le battaglie legali (perse) contro i lavoratori, l'acquisto di Chrysler coi sacrifici degli operai italiani. Elkann e Marchionne passano per i due geni dell'industria italiana e la politica nostrana, supina da sempre alla Fiat, finirà anche per ringraziarli. E di cosa? Di aver fatto il gioco delle tre carte?
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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. È autore del libro "Se potessi, ti regalerei Napoli" (Rizzoli).
Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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