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Fiamme e oltre 20 colpi sparati: così i malviventi hanno fermato i portavalori, bottino da 4 milioni

Il bottino della rapina di ieri 28 marzo ai portavalori che trasportavano le pensioni nella zona di San Vincenzo, in provincia di Livorno, vale 4 milioni di euro. Ecco la dinamica dell’assalto ricostruita dalle forze dell’ordine.
A cura di Giorgia Venturini
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Vale quasi 4 milioni di euro il bottino della rapina di ieri 28 marzo ai portavalori che trasportavano le pensioni sulla Variante Aurelia, nella zona di San Vincenzo in provincia di Livorno. Le forze dell'ordine nelle ore successive hanno cercato di ricostruire passaggio per passaggio la dinamica dell'assalto.

I rapinatori sarebbero entrati in azione verso le 18.30 dopo la galleria di San Carlo, ovvero all'altezza di San Vincenzo e in direzione di Roma. Hanno agito quando la carreggiata si restringe per dei lavori in corso. Qui hanno bloccato il traffico dando alle fiamme due furgone porta animali, mentre altri del gruppo hanno fermato il convoglio dei portavalori sparendo colpi da arma da fuoco in aria. Nel dettaglio, sarebbero stati sparati almeno 20 colpi, anche da armi lunghe, sulla parte frontale del primo portavalori del convoglio. In questo modo avrebbero minacciato le guardie giurate che sono scese dal mezzo e sono state costrette a gettare a terra le loro pistole. A quel punto i malviventi avrebbero inserito l'esplosivo all'interno del portavalori che trasportava i soldi e facendo esplodere il tetto per consentire così di accedere al denaro.

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Insomma un piano studiato nei minimi dettagli e avvenuto in pochissimi minuti. Fortunatamente, oltre il grande spavento, i vigilantes presenti sui mezzi presi d'assalto non sono rimasti feriti.

In un video si vede poi i malviventi che si sono dati alla fuga con diverse auto che li attendevano in zona: si sono diretti verso Sud e in pochi minuti si sono allontanati da San Vincenzo. Così sono riusciti a scappare portando via i soldi delle pensioni che sarebbero stati consegnati agli uffici postali. Le forze dell'ordine sono al lavoro per risalire alla loro identità e per fermarli. La Procura di Livorno intanto ha aperto un fascicolo per rapina e sta coordinando le indagini affidate ai carabinieri del nucleo investigativo di Livorno coadiuvati dalla compagnia di Piombino.

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