Ferrara, fermato aggressore sessuale in bicicletta: tre tentati abusi in due settimane

Tra la fine di giugno e la prima settimana di luglio l’indagato, 20 anni, avrebbe commesso tre episodi di tentata violenza sessuale ai danni di donne, avvicinate in strada in sella ad una bici.
A cura di Davide Falcioni
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Un ragazzo, accusato di essere un aggressore sessuale seriale, è stato posto in stato di fermo dalla polizia su ordine della Procura di Ferrara. In manette è finito un ventenne, straniero, che tra la fine di giugno e la prima settimana di luglio avrebbe commesso tre episodi di tentata violenza sessuale ai danni di donne, avvicinate in strada in sella ad una bici. Il provvedimento compendia gli esiti di un'indagine della squadra mobile della Questura, partita di una aggressione subita da una ventenne, il 19 giugno, in via Rampari San Paolo.

In quella circostanza, la vittima è stata avvicinata da un uomo di colore con cappuccio calzato e a bordo di una bicicletta, che l'ha pesantemente molestata. La donna è caduta, riportando varie escoriazioni, ma è riuscita a chiedere aiuto, mentre l'aggressore è fuggito prima dell'arrivo della polizia, avvisata da alcuni residenti.

Un paio di settimane dopo altri due episodi simili, con lo stesso modus operandi: avvistamento di donne sole in strade isolate e in tarda serata, avvicinamento a bordo di bicicletta, aggressione con molestie sessuali e fuga. Sarebbe accaduto ad esempio la notte del 4 luglio, vittima una ragazza mentre stava rincasando: percorreva una via del centro quando è stata aggredita alle spalle. Anche in questo caso le urla hanno interrotto l'azione e fatto scappare il giovane.

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Il 6 luglio un'altra giovane che stava rientrando è stata avvicinata alle spalle nello stesso modo. A distanza di poco tempo, l'aggressore avrebbe anche ostruito la strada ad un'altra donna che stava passeggiando con i suoi cani, impedendole di continuare e chiedendole insistentemente di avere rapporti sessuali. Ancora una volta le grida di aiuto lo hanno fatto desistere.

Poco dopo il sospetto è stato fermato e controllato da una volante della Questura e, grazie alle dichiarazioni della vittima, denunciato per violenza privata e molestie. Così c'è stata la svolta per le indagini: sono stati effettuati rilievi fotografici sull'abbigliamento e sulla bici, mentre sul suo cellulare sono state trovate foto che lo ritrarrebbero con indumenti compatibili con quelli indossati in occasione di alcuni degli episodi contestati. Le comparazioni con i filmati estrapolati dagli impianti di videosorveglianza, le testimonianze, il riconoscimento fatto da una delle vittime, i servizi di osservazione e l'analisi dei tabulati hanno permesso di raccogliere un quadro indiziario, sfociato nel provvedimento di fermo.

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