Ferrajoli e il Covid nelle tracce alla Maturità: “Proposta entra in dibattito pubblico”
Come in tanti si aspettavano, la pandemia di Coronavirus è entrata nell'esame di maturità 2022 grazie alla tipologia C che viene proposta agli studenti e che riguarda l'attualità. Il ministero dell’Istruzione ha proposto un testo tratto dal giurista Luigi Ferrajoli "Perché una Costituzione della Terra?” (qui tutte le tracce uscite alla maturità di quest'anno).
"Sono piacevolmente sorpreso, l’ho appena saputo da un amico. Prendiamo sul serio le promesse di affrontare le nuove sfide globali rifondando l'Onu. Credo che questa proposta debba entrare a far parte del dibattito pubblico in questo momento così critico e può farlo anche in questo modo”, il commento a caldo dell’autore finito tra le tracce della maturità. "Quello che ho scritto e proposto non è utopia e nei tempi lunghi può essere realizzabile, dipende dalla politica", ha aggiunto.
Ferrajoli sottolinea come la pandemia di Covid-19 sia stata una emergenza globale per quattro caratteri specifici che illustra punto per punto. Il Covid ha colpito tutto il mondo, per la spettacolare visibilità, il fatto che sia effetto collaterale di tante catastrofi ecologiche, la capacità di diffondersi rapidamente ovunque. Colpendo indistintamente il genere umano, mettendo in ginocchio l'economia, alterando la vita di tutti i popoli, costringe a ripensare politica ed economia e a riflettere su passato e futuro, dice l'autore. Agli studenti viene chiesto di riflettere sulle questioni poste, articolare un elaborato in paragrafi e presentarlo con un titolo complessivo.
Il testo della traccia sul Covid uscito alla maturità 2022
Testo tratto da Luigi Ferrajoli, Perché una Costituzione della Terra?, G. Giappichelli, Torino, 2021, pp. 11-12.
«Ciò che ha fatto della pandemia un’emergenza globale, vissuta in maniera più drammatica di qualunque altra, sono quattro suoi caratteri specifici. Il primo è il fatto che essa ha colpito tutto il mondo, inclusi i paesi ricchi, paralizzando l’economia e sconvolgendo la vita quotidiana dell’intera umanità. Il secondo è la sua spettacolare visibilità: a causa del suo terribile bilancio quotidiano di contagiati e di morti in tutto il mondo, essa rende assai più evidente e intollerabile di qualunque altra emergenza la mancanza di adeguate istituzioni sovranazionali di garanzia, che pure avrebbero dovuto essere introdotte in attuazione del diritto alla salute stabilito in tante carte internazionali dei diritti umani. Il terzo carattere specifico, che fa di questa pandemia un campanello d’allarme che segnala tutte le altre emergenze globali, consiste nel fatto che essa si è rivelata un effetto collaterale delle tante catastrofi ecologiche – delle deforestazioni, dell’inquinamento dell’aria, del riscaldamento climatico, delle coltivazioni e degli allevamenti intensivi – ed ha perciò svelato i nessi che legano la salute delle persone alla salute del pianeta. Infine, il quarto aspetto globale dell’emergenza Covid-19 è l’altissimo grado di integrazione e di interdipendenza da essa rivelato: il contagio in paesi pur lontanissimi non può essere a nessuno indifferente data la sua capacità di diffondersi rapidamente in tutto il mondo.
Colpendo tutto il genere umano senza distinzioni di nazionalità e di ricchezze, mettendo in ginocchio l’economia, alterando la vita di tutti i popoli della Terra e mostrando l’interazione tra emergenza sanitaria ed emergenza ecologica e l’interdipendenza planetaria tra tutti gli esseri umani, questa pandemia sta forse generando la consapevolezza della nostra comune fragilità e del nostro comune destino. Essa costringe perciò a ripensare la politica e l’economia e a riflettere sul nostro passato e sul nostro futuro.»