Fermo, ecco il vincitore del 6 da 156 milioni al Superenalotto: “Ha chiamato con voce camuffata”
MONTEAPPONE (FERMO) – "Non sono riuscito a riconoscere la voce del vincitore, forse la voce era camuffata in qualche modo per non farsi riconoscere. Mi auguro soltanto che sia uno del paese e che possa contribuire a fare del bene alla comunità". Ha telefonato alla tabaccheria che gli ha cambiato la vita, il vincitore del favoloso 6 da oltre 156 milioni di euro dell'estrazione di ieri al Superenalotto: "Stamani ho ricevuto una telefonata da parte di un uomo che mi ha ringraziato per la vincita, dicendomi che si ricorderà di me". Il racconto è di Gianmario Mennecozzi, il titolare della tabaccheria di Montappone (Fermo) dove ieri sera è stato centrato il 6 con soltanto una schedina da due euro.
Intanto stamani la piccola tabaccheria, lungo la provinciale che taglia in due questo borgo marchigiano di 1.700 anime, è stata presa d'assalto da curiosi e giornalisti. È presente anche il sindaco Mauro Ferranti che al fortunato vincitore fa appello per contribuire alla realizzazione di qualcosa di "utile e importante per il nostro paese, come ad esempio una casa di riposo per anziani". E c'è anche chi, come Paola, insegnante nella vita di tutti i giorni e moglie del titolare della tabaccheria, suggerisce al vincitore di "contribuire all'acquisto dei vaccini anti Covid". Davanti alla ricevitoria c'è anche tempo di ridere e scherzare: un paio di persone del posto si sono presentate con la schedina del Superenalotto per ritirare le rispettive vincite di uno e cinque euro.
"Questa vittoria ce la meritiamo anche noi – conclude il tabaccaio – . Chi ha vinto? Lo ignoro, anzi non sapevo nemmeno che tipo di schedina fosse stata giocata: certo, se fosse stato un sistema sarei stato ancora più contento perché 156 milioni avrebbero fatto felici più persone". Sull'identità del vincitore dice di non avere alcuna idea: "Uno del paese, ma anche un camionista: chiunque sia, spero non sia un avaro". Scherza e fa festa con la sua famiglia e gli amici Giammario, che oggi gestisce quell'alimentari-tabaccheria di Via Roma, a Montappone, che ha una storia lunga quasi mezzo secolo. Quella che va in scena davanti al locale è una festa sfrenata, ma dentro i limiti del coprifuoco: alle 23 la saracinesca era di nuovo abbassata.