Fermato per aver stuprato una donna a Padova, giudice lo scarcera: “Il rapporto era consenziente”

La gip di Padova, Beatrice Alcaro, ha disposto la scarcerazione per l'uomo di 36 anni di origini kosovare, che nei giorni scorsi è stato fermato con l'accusa di aver stuprato una donna solo 24 ore dopo essere uscito di prigione. Secondo la giudice, infatti, il rapporto tra i due sarebbe stato consenziente. Ma facciamo un passo indietro.
La donna presunta vittima di violenza, una 37enne albanese, aveva raccontato di esser stata sequestrata e minacciata con una pistola e poi abusata in un appartamento. Sulla vicenda era intervenuto anche il presidente della Regione Veneto Luca Zaia: "Un fatto gravissimo, che lascia sgomenti e che merita la più ferma condanna. In attesa di quelli che saranno gli esiti giudiziari non possiamo che ribadire un principio fondamentale: ogni episodio di violenza sulle donne deve essere denunciato, raccontato, perseguito e represso con assoluta fermezza, applicando, laddove riconosciuta la colpevolezza, le pene massime previste dalla legge", aveva commentato.
Secondo la versione fornita dall'uomo alla giudice, invece, ci sarebbe stato invece un rapporto consenziente. L'uomo avrebbe raccontato la sua versione dei fatti, per cui il rapporto sarebbe avvenuto con il consenso della donna, incontrata per strada, con cui avrebbe fatto amicizia. I due – sempre stando al racconto dell'uomo – si sarebbero scambiati i numeri di telefono e la promessa di un incontro nell'ex domicilio dell'uomo. Un incontro che, avrebbe detto ancora al gip, si sarebbe interrotto, con la donna che si sarebbe irritata minacciando di denunciarlo. Cosa che in effetti poi è avvenuta, con il conseguente intervento della Polizia martedì. "Le ho chiamato un taxi, lei si è irritata, accusandomi di volerla lasciare da sola dopo un rapporto sessuale, era visibilmente arrabbiata e si è allontanata a piedi. Durante il giorno e anche la domenica ho provato a richiamarla più volte ma non mi ha mai risposto al telefono", è stata la difesa dell’uomo, come riporta Il Mattino di Padova.
Al termine dell'udienza la decisione del Gip di scarcerare l'uomo, valutata l'attenuata pericolosità del soggetto. Il 36enne è stato poi condotto al Cpr (Centro di permanenza e rimpatrio per i migranti) di Gradisca D'Isonzo (Gorizia) e verrà successivamente rimpatriato.