Ferita con una fiocina dal vicino, lo sfogo di Petronela Codreanu: “Ho perso un occhio e ora lui è libero”
Il 2 giugno 2023 un vicino di casa le ha sparato al volto con una fiocina davanti ai suoi figli e Petronela Codreanu ha perso totalmente la vista all'occhio destro. L'uomo, il 60enne Pasquale Serra, pochi giorni fa è stato prosciolto dall'accusa di tentato omicidio.
Il giudice dell'udienza preliminare di Tempio Pausania ha ritenuto che, sebbene fosse capace di intendere e volere al momento dell'aggressione, Serra non sarebbe in grado di sostenere un processo, come ha certificato una perizia psichiatrica chiesta dagli avvocati difensori. Nei suoi confronti è stata disposta anche la revoca degli arresti domiciliari perché non è ritenuto pericoloso.
Dopo aver appreso la notizia, Codreanu è sprofondata nello sconforto. "Ho comprato casa per vivere serena ma i miei figli non hanno il coraggio di tornare a casa. Non è giusto, dov’è la giustizia?", ha raccontato la donna a Storie Italiane, il programma di Rai1.
Nella lunga intervista ha ricordato anche i terribili momenti dell'aggressione. “Mio figlio di 10 anni non aveva il coraggio di uscire di casa, dovevo accompagnarlo fino giù perché l’ha minacciato tante volte e ha fatto tante tante cose brutte. Quel giorno stavo chiamando i pompieri perché sentivo odore di gas, mentre mio marito ha aperto la porta per andare a vedere, ho alzato la testa e lui mi ha sparato".
"Mio marito mi ha soccorso, io non volevo morire, voglio vivere per i miei figli, e mi ha portato in strada, dove poi è arrivata l’ambulanza. Sono entrata in coma farmacologico quando è arrivato l’elisoccorso che mi ha trasportato a Sassari”, ha raccontato ancora Codreanu.
L’aggressore, prima di sparare, aveva cercato di far esplodere la palazzina con una bombola del gas. E ora è stato messo in libertà per vizio di mente. “La difesa aveva chiesto il rito abbreviato condizionato a perizia psichiatrica – ha spiegato l’avvocato della vittima – il perito ha accertato l’incapacità di stare a processo ed è stato quindi assolto per vizio totale di mente. È stato accertato un deficit cognitivo non suscettibile di guarigione spontanea”.
Il legale ha aggiunto: “Non è stata applicata alcuna misura di sicurezza, nonostante noi avessimo richiesto un approfondimento della pericolosità sociale. Al momento attendiamo ancora le motivazioni circa l’assoluzione, la Procura non ha richiesto nulla e attualmente quest’uomo si trova in una struttura comunitaria, ha scontato parte dei domiciliari presso alcuni parenti, con una sentenza di assoluzione è libero di tornare a casa in qualsiasi momento”.
“Io ho lottato per non morire e vedere i miei figli – ha detto ancora Codreanu in lacrime – Non ho fatto niente a nessuno, perché devo soffrire? Perché devo stare senza un occhio? Perché non c’è giustizia?”.