Femminicidio Scalea, l’addio a Ilaria tra applausi e palloncini colorati: “Ora sei col tuo papà”
"È difficile pensarti lontana, ma ci piace credere che sei partita per un lungo viaggio tra le nuvole, in compagnia del tuo papà, e che guardandole ti sentiremo vicina". Nella chiesa San Giuseppe Lavoratore di Scalea, cittadina balneare del Cosentino, nessuno ha potuto trattenere le lacrime.
Nel pomeriggio di oggi, alle 15 in punto, si sono svolti i funerali della 31enne Ilaria Sollazzo, la donna uccisa dall'ex fidanzato con diversi colpi di pistola. La tragedia è avvenuta all'alba di domenica scorsa.
Stando a quanto trapelato dalle indagini, lui non avrebbe accettato la separazione dalla donna, con cui aveva convissuto fino a pochi mesi fa e da cui aveva avuto una bimba.
Dopo aver sparato contro il parabrezza dell'auto guidata dalla donna e averla colpita mortalmente, Antonio Russo, questo il nome dell'uomo, si è suicidato con un colpo alla testa che ha messo fine anche alla sua esistenza. Per lui i funerali si sono celebrati questa mattina, nella stessa parrocchia.
Il dolore di parenti e amici
Ilaria era molto conosciuta in città. A giugno aveva coronato il sogno di diventare docente di sostegno e da settembre lavorava nel liceo Metastasio, a una passo da casa. In poco tempo aveva conquistato l'affetto e la stima di tutti.
Già in questi primi giorni di scuola gli alunni le avevano confidato i loro segreti d'amore "dandole una gioia percepibile a prima vista", ha detto un'amica di famiglia. Durante la cerimonia tanti amici hanno voluto dedicarle un pensiero. "Oggi, Ilaria, siamo qui per ringraziarti perché hai lasciato un segno in tutti noi, con la tua sicurezza, la tua dolcezza e la tua umiltà sei sempre stata te stessa".
Ilaria era anche impegnata nel volontariato e da tempo insegnava ai ragazzi che frequentano il catechismo. "Ci hai sempre incoraggiati a credere in noi stessi – ha detto una giovane, con la voce rotta dall'emozione – nei nostri sogni, ma soprattutto ad osare". "La sua umanità le conferiva il potere di adeguarsi agli altri, immedesimarsi per portare un conforto, una parola, una soluzione, una mano di aiuto a chi ne avesse bisogno".
Parole di elogio anche da parte di don Cono Araugio, che conosceva bene la donna e che in questi giorni è sempre rimasto vicino alla famiglia. "L'importante – ha detto il parroco -è che coloro che ci sono accanto continuino ad esserci accanto". Ieri parenti e amici si erano riuniti in preghiera per onorare la sua memoria.
L'ultimo viaggio
Subito dopo la benedizione, la bara bianca, su cui era poggiato un fascio di rose rosse, ha intrapreso l'ultimo viaggio. Al suo passaggio alcuni giovani hanno lanciato tanti palloncini colorati in aria. Poi l'applauso, lungo e commosso, dei presenti, che si sono stretti attorno alla famiglia della vittima.