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Femminicidio, nuovo record in Italia: nel 2018 uccise 142 donne

Il rapporto dell’Eures su femminicidi in Italia segnala nuove vette drammatiche per la violenza di genere nel nostro Paese. La maggior parte dei delitti contro le donne avviene in ambito familiare e spesso a uccidere è proprio il partner o l’ex compagno. Nel 28% dei casi erano noti precedenti maltrattamenti a danno delle vittime.
A cura di Antonio Palma
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La violenza di genere contro le donne fa segnare nuove vette drammatiche per l'Italia. Solo l'anno scorso infatti nel nostro Paese sono state uccise ben 142 donne in delitti collegabili a un femminicidio, il numero più alto mai censito da quando si effettuano le rilevazioni di questo tipo. Sono i numeri forniti dalla banca dati dell’Eures per il 2018 secondo i quali le vittime femminili per l'anno scorso non solo hanno superato di una unità in termini assoluti le 141 dell’anno precedente, ma in termini relativi hanno raggiunto il valore più alto mai censito in Italia, attestandosi sul 40,3%, a fronte del 35,6% dell’anno precedente e di una media del 29,8% nel periodo 2000-2018.

Femminicidio: a uccidere è spesso il partner

A rendere questi dati ancora più drammatici il fatto che ad aumentare nel 2018 sono stati soprattutto i femminicidi commessi in ambito familiare e affettivo con un +6,3% rispetto all'anno precedente, da 112 a 119. In casa infatti si è consumato in generale l’85,1% degli eventi delittuosi con vittime femminili. Spesso a uccidere è proprio il partner mentre è in flessione la presenza di altre figure. L'anno scorso 78 vittime pari al 65,6% del totale hanno trovato la morte all’interno della coppia, di queste  il 75,6% erano ancora conviventi mentre il 24,4% sono state uccise da un ex partner mentre diminuiscono gli omicidi maturati negli ambiti “di prossimità” come  le donne uccise da conoscenti, in ambito lavorativo o di vicinato.

La gelosia il movente principale nei femminicidi 

Nel dossier si sottolinea inoltre che "gelosia e possesso" sono ancora i moventi principali dietro i delitti (32,8%), mentre più marginali le liti e i dissapori come causa del femminicidio. Sono invece le armi da fuoco il principale strumento di morte, con 46 vittime a fronte delle 22 del 2017 e delle 33 nel 2016. Aumenta anche il numero delle donne anziane vittime di femminicidio (48 le ultrasessantaquattrenni uccise nel 2018, pari al 33,8% delle vittime totali, di cui 41 in ambito familiare), confermando la fragilità di questa fascia di popolazione, spesso isolata e maggiormente esposta ai fattori sociali e materiali di rischio. Si attesta infine al 24,4% la percentuale delle donne straniere tra le vittime di femminicidio.

Aumentano denunce per stalking e violenza

A dimostrazione che spesso il femminicidio è solo l’ultimo atto di una escalation di vessazioni e violenze contro le donne, il fatto che nel 28% dei casi erano noti precedenti maltrattamenti a danno delle vittime. A questo proposito sono in costante aumento le violenze sessuali denunciate, che raggiungono nel 2018 le 4.886 unità, con una crescita del 5,4% sul 2017. Anche il reato di stalking presenta una crescita costante negli ultimi anni, con un + 4,4% rispetto al 2017 e +19,5% rispetto al 2014, ma sono i  maltrattamenti in famiglia a registrare il maggiore incremento nel 2018. in tutti i casi la componente femminile delle vittime risulta quella più elevata

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