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Femminicidio Modena, convalidato l’arresto del marito di Anna Sviridenko: Paltrinieri resta in carcere

Il Gip del Tribunale di Modena ha convalidato l’arresto, con la misura cautelare della detenzione in carcere, nei confronti di Andrea Paltrinieri, l’ingegnere che lunedì si è presentato alla caserma dei Carabinieri per confessare l’omicidio della moglie Anna Sviridenko.
A cura di Susanna Picone
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Andrea Paltrinieri, l'ingegnere 48enne che lunedì scorso si è presentato alla caserma del Comando provinciale dei Carabinieri di Modena con il cadavere della moglie Anna Sviridenko nel furgone, resta in carcere. Il Gip del Tribunale di Modena, Carolina Clò, ha convalidato l'arresto dell'uomo, con la misura cautelare della detenzione in carcere.

Paltrinieri, attualmente disoccupato, presentandosi lunedì scorso dai Carabinieri ha subito ammesso l'omicidio della moglie, la 41enne Anna Sviridenko, mamma di due bambini piccoli. Ai militari ha detto subito che nel suo furgone parcheggiato di fronte alla stessa caserma c'era il corpo senza vita della donna e che era stato lui a ucciderla.

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Andrea Paltrinieri, che avrebbe ucciso la moglie strangolandola, è accusato di omicidio volontario pluriaggravato. Ieri per cinque ore l'uomo ha risposto alle domande del gip durante l'udienza di convalida all'interno del carcere Sant'Anna di Modena. Il movente del femminicidio sembrerebbe legato all'affidamento conteso dei due figli piccoli della coppia. Lei aveva appena ottenuto l'affido esclusivo dei bambini.

In una nota il procuratore capo di Modena Luca Masini fa sapere che la misura di custodia in carcere avviene per omicidio volontario, aggravato dall'essere l'omicidio commesso contro un coniuge, ma è esclusa ad ora l'ulteriore aggravante della premeditazione, che era stata ipotizzata in un primo momento.

Anna Sviridenko era un medico, si divideva tra l'Austria e il Modenese per portare avanti la sua carriera e per stare accanto ai figli piccoli, il cui affido era appunto motivo di scontro col marito. Un amico della donna ha scritto sui social che i genitori della vittima di femminicidio sono in viaggio per l'Italia da Minsk per cercare di riportare a casa la salma della figlia.

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"Anna era una persona squisita, infaticabile, affettuosa verso i figli oltre ogni limite, dedita al lavoro come poche persone da me conosciute", ha ricordato l'amico a Fanpage.it aggiungendo che due anni fa la donna era venuta in Italia, trovando un secondo lavoro, "perché in Austria le avevano consigliato di essere accomodante e cercare di far fronte alle richieste e alle minacce del marito".

Stamane è cominciato l'accertamento autoptico sulla salma della vittima a cura del medico legale.

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