Femminicidio Misterbianco, trovato morto il presunto assassino di Jenny Cantarero: ipotesi suicidio
È stato trovato in un casolare abbandonato il corpo ormai senza vita di Sebastiano Spampinato, il presunto assassino di Jenny Cantarero, la donna di 27 anni uccisa venerdì sera a colpi di pistola mentre camminava in una strada della periferia tra Misterbianco e Catania. L'uomo, che avrebbe avuto una relazione che è stata definita “burrascosa” con la vittima, si sarebbe suicidato con un'arma da fuoco. Sul posto sono presenti i carabinieri del comando provinciale di Catania che indagano sull'omicidio.
Il corpo trovato in un casolare abbandonato alla periferia di Catania
Il cadavere di Sebastiano Spampinato è stato trovato questa mattina senza vita in un casolare abbandonato del Villaggio "Campo di mare" a Vaccarizzo, situata alla periferia di Catania. Non è ancora chiaro cosa sia accaduto ma al momento l'ipotesi più probabile è che l'uomo si sia suicidato dopo aver ucciso la 27enne madre di un bambino di quattro anni. Il 30enne, sposato, era impiegato in un centro scommesse in un paese della provincia etnea, era un ultras del Catania calcio e aveva frequentazioni in ambienti criminali: stando a quanto si apprende sembra che di lui si fossero perse le tracce proprio dalla sera dell'omicidio.
L'omicidio raccontato da una collega di Jenny: prima l'ha chiamata e poi le ha sparato
Nei giorni scorsi il primo a fare un appello era stato proprio il sindaco di Catania che attraverso un post su Facebook aveva chiesto di "trovare il mostro" che ha ucciso Jenny pregando poi tutte le donne vittime di violenza di denunciare e affidarsi alle forze dell'ordine. L'omicidio di Giovanna Cantarero, che da tutti si faceva chiamare Jenny, ha infatti sconvolto la città di Catania che sta ancora facendo i conti con l'uccisione avvenuta la scorsa estate di Vanessa Zappalà uccisa ad Aci Trezza dall'ex fidanzato. Madre di un bambino di quattro anni, Jenny aveva 27 anni: è stata uccisa a Misterbianco poco dopo la fine dle proprio turno di lavoro. È stata freddata con diversi colpi di pistola, uno dei quali alla testa, mentre aspettava la madre insieme a una collega. È stata quest'ultima a raccontare alle forze dell'ordine quei terribili momenti, quando un uomo col volto coperto avrebbe prima chiamato la vittima per nome e poi avrebbe esploso tre colpi di pistola, prima di allontanarsi a bordo di uno scooter.