Femminicidio Miglianico, Eliana aveva denunciato il suo compagno un anno fa: “Lo Stato ha fallito”
L'aveva minacciata con un'arma un anno fa, per questo Eliana Maiori Caratella, 41 anni, si era rivolta alle forze dell'ordine denunciando il suo compagno, il 39enne Giovanni Carbone, lo stesso che l'ha uccisa dodici mesi dopo a colpi di pistola. Lo rivela l'avvocato Maria Franca D’Agostino, presidente della Commissione pari opportunità della Regione Abruzzo, parlando di "fallimento dello Stato" in merito al femminicidio consumatosi lunedì a Miglianico.
In seguito a quella denuncia infatti non ci sarebbero state conseguenze per l'uomo che è stato poi libero di procurarsi un'arma, una Beretta calibro 9, detenuta illegalmente, con la quale ha colpito a morte la compagna la mattina del 19 dicembre. “Mi risulta risalire a un anno fa una denuncia nei confronti del 39enne, avente ad oggetto una minaccia con arma da fuoco che lo stesso aveva fatto nei confronti dei querelanti – spiega D'Agostino aggiungendo di essersi informata a riguardo – denuncia che non sembra aver avuto seguito da parte delle autorità competenti. Mi chiedo come mai l’uomo continuasse a detenere l’arma nonostante, come apparso su alcuni organi di stampa, avesse vari precedenti penali: aveva forse un regolare porto d’armi e se è così, come mai a seguito della denuncia questo non era stato revocato?”.
Secondo l'avvocato la situazione familiare che coinvolgeva la donna uccisa è molto più complessa di quanto si possa immaginare: “Una cosa è certa: ha fallito ancora una volta lo Stato”. “Mi chiedo – continua l’avvocato D’Agostino – che ruolo abbiano avuto i servizi sociali in tutto questo. Voglio augurarmi che gli stessi non fossero stati informati dalla vittima di eventuali episodi di violenza, anche se, considerata la specificità della materia, qualora ciò fosse avvenuto, non sarebbe stata di loro competenza la gestione del caso. Competenza che, invece, in Italia è dei centri antiviolenza (Cav) con i quali i servizi sociali dovrebbero rapportarsi”.
Eliana Maiori Caratella è stata uccisa dal compagno Giovanni Carbone con un colpo di arma da fuoco in pieno viso. L'uomo si trova in carcere a Lanciano con l'accusa di omicidio volontario: è stato lui a presentarsi in caserma alla stazione di Miglianico, in provincia di Chieti, raccontando di aver ucciso la compagna. I due stavano insieme da due anni e da qualche tempo l'uomo era andato a vivere a casa della donna, originaria di Francavilla al Mare, insieme con i due figli di lei, ancora minorenni, nati dal suo matrimonio, poi finito. Dinanzi al giudice per le indagini preliminari si è avvalso della facoltà di non rispondere.