Femminicidio Fano, Anastasiia uccisa con tre coltellate dal marito: corpo abbandonato in una valigia
Era tornata in quella casa per recuperare le ultime cose, pochi vestiti e qualche oggetto personale, prima di ricominciare altrove e lontano dal marito violento dal quale era finalmente riuscita a fuggire solo due giorni prima. Ma Anastasiia Alashri, 23 anni, la sua nuova vita non la potrà mai iniziare, perché l'uomo che fino a quel momento aveva detto di amarla l'ha uccisa, ne ha nascosto il corpo in una valigia e l'ha abbandonata tra le campagne di Fano prima di tentare una fuga alla quale hanno poi messo fine i carabinieri.
Un femminicidio, il 47esimo in Italia da inizio anno, che ha spezzato la vita di una giovane donna e quella del suo bambino di soli 2 anni che ora è in attesa dell'arrivo della nonna materna dall'Ucraina. Anastasia aveva lasciato Kiev lo scorso marzo insieme al figlioletto e al marito, 42enne con doppio passaporto egiziano e ucraino, a causa della guerra e in Italia era riuscita a creare una vita e soprattutto trovare una stabilità per lei e il piccolo. Laureata in musica, da settembre, oltre a lavorare al ristorante Osteria dalla Peppa, dava lezioni nella scuola musicale cittadina.
Il rapporto col marito era però in crisi da tempo e i mesi in Italia non erano serviti a rimettere in piedi il matrimonio, caratterizzato dalle continue vessazioni che la 23enne era costretta a subire. Un ultimo drammatico episodio di violenza domestica l'aveva spinta lo scorso venerdì a recarsi presso la stazione dei carabinieri di Fano per denunciare i maltrattamenti dell'uomo, prima di lasciare casa e trovare accoglienza presso un collega e amico. È stato lui a recarsi ieri mattina nella stessa stazione per denunciare la scomparsa di Anastasiia.
Ai militari ha raccontato che la sera precedente la giovane si era recata presso il suo vecchio appartamento, dove ancora c'era il marito, per recuperare degli indumenti. Da quell'incontro però la Anastasiia non era mai tornata. Il Codice rosso scattato dopo la sua denuncia non sembra aver sortito alcun effetto. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti infatti la 23enne sarebbe stata uccisa dal marito, in quella casa, proprio domenica sera: sul corpo sono stati trovato i segni di almeno tre coltellate. Il cadavere è stato messo in una valigia e abbandonato nelle campagne di Fano.
In tre punti diversi il 42enne ha abbandonato il trolley con il corpo della moglie, l'arma del delitto e il cellulare di Anastasiia. È stato un passante a ritrovare quest'ultimo oggetto e a portarlo alle forze dell'ordine che, intanto, si erano messe sulle tracce dell'uomo che si era dato alla fuga: è stato individuato alla stazione di Bologna, in tasca aveva due carte di credito e 4mila euro in contanti. Non è chiaro dove fosse diretto ma è probabile che volesse lasciare l'Italia. È stato lui, una volta portato in caserma, a confessare il delitto e a far ritrovare il cadavere di Anastasiia.
Sotto choc la comunità di Fano dove la 23enne, nonostante i pochi mesi trascorsi dal suo arrivo in Italia, era già riuscita a conquistare affetto e stima da parte di amici e colleghi. La piangono i colleghi del ristorante che ne parlano come di una donna dolce, una lavoratrice attenta e una madre affettuosa. Anche il sindaco di Fano Massimo Seri ha espresso vicinanza alla famiglia di Anastasiia in attesa che la nonna arrivi in Italia per prendersi cura del nipote.