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Femminicidio di Zdenka, il perito: “Violenza inaudita, il coltello si è piegato”

A quasi un anno dal femminicidio di Zdenka Krejcikova, uccisa davanti alle figliolette e lasciata soffocare nel suo sangue, a Sassari il medico legale ha illustrato, in aula, l’agghiacciante dinamica dell’assassinio della giovane madre. La donna è stata pugnalata con tale violenza dall’ex, Francesco Fadda, che ‘il coltello si è piegato’.
A cura di Angela Marino
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A quasi un anno dal femminicidio di Zdenka Krejcikova, uccisa davanti alle figliolette e lasciata soffocare nel suo sangue, il medico legale ha illustrato in aula l'agghiacciante dinamica della morte della giovane madre. Nella deposizione al processo a carico di Francesco Baingio Douglas Fadda, femminicida, il medico legale Salvatore Lorenzoni ha ricostruita l'agonia di Zdenka davanti alla Corte d'Assise di Sassari. Secondo il medico legale, sul corpo della vittima, oltre alle lesioni mortali, vi erano numerose ecchimosi, lividi lasciati sulla pelle da precedenti aggressioni riconducibili a maltrattamenti che la 40enne subiva dal suo ex. Zdenka Krejcikova, infatti, aveva già denunciato Fadda, salvo poi ‘perdonarlo' davanti al giudice due giorni prima del delitto, forse per paura di ritorsioni.

Ritorsioni che ci sono state. La sera del 15 febbraio Francesco Fadda, alias Big Jim, ha raggiunto Zdenka a casa, aggredendola. Lei ha cercato rifugio nel bar sotto casa, portando con sé le figliolette di 11 anni, gemelle. Lui l'ha seguita, l'ha accoltellata al petto e poi, morente, l'ha caricata in auto insieme alle bambine per lasciarla ad agonizzare sul pavimento del salotto di un amico e darsi alla fuga con le bambine.

Secondo il medico legale avrebbe pugnalato la quarantenne così violentemente da piegare la lama del coltello. La morte è sopraggiunta poco dopo, quando, per asfissia in seguito a collasso polmonare. Zdenka è rimasta soffocata dal suo stesso sangue. Il processo andrà avanti nelle prossime udienze con la testimonianza delle due neuropsichiatre che si sono prese cura delle figliolette della vittima dopo l'arresto di Fadda. Le bambine, insieme con la famiglia di Zdenka, sono parti civili contro l'imputato. Fadda è accusato di omicidio volontario premeditato e i reati di sequestro di persona, porto di coltello, resistenza a pubblico ufficiale e, infine, tortura – per aver fatto assistere le due figlie della vittima.

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