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Femminicidio di Savona, sta bene la bimba di 3 anni ferita di striscio

“Mi dispiace solo per gli innocenti coinvolti”, ha detto Domenico Massari riferendosi alla bimba di 3 anni e alle due donne ferite di striscio nella platea di bagnanti che partecipavano alla serata in cui ha ucciso la sua ex. Debora Ballesio è morta per i cinque colpi di pistola esplosi dal killer contro di lei, mentre si esibiva nel karaoke al Lido Aquario di via Nizza, a Savona. Stanno bene gli altri feriti.
A cura di Angela Marino
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"Non sono pentito di quello che ho fatto. Mi spiace solo per gli innocenti coinvolti". Ha detto Domenico ‘Mimmo' Massari, reo confesso dell'omicidio della ex moglie Debora Ballesio, pochi istanti dopo essersi consegnato alle autorità. Massari ha ferito una bimba di 3 anni e altre due donne, anche loro colpite di striscio, dalle pallottole dirette alla sua ex. Il 53enne ha messo fine stamattina alla fuga iniziata sabato notte, dopo il delitto, consegnandosi in carcere a Sanremo (Imperia), dove è arrivato sparando in aria tre colpi di pistola. "Mi spiace solo per gli innocenti coinvolti" ha detto pochi minuti dopo essersi costituito, riferendosi evidentemente. Mimmo Massari, già noto alle forze dell'ordine per aver messo in atto condotte persecutorie nei confronti dell'ex moglie, ha rifiutato di contattare un avvocato di sua fiducia: "Sono consapevole di quello che ho fatto – ha detto – mi basta quello d'ufficio".

Il delitto

I fatti risalgono a sabato 14 luglio, quando Massari, 53 anni ha raggiunto la ex moglie Debora Ballesio, ai bagni Aquario di via Nizza, a Savona, dove la 38enne, si stava esibendo in una serata di karaoke, da lei organizzata. Debora stava cantando quando lui l'ha sorpresa con la frase "Ti ricordi di me?", pronunciata mentre apriva il fuoco contro la donna e alla presenza di una platea di bagnanti. Raggiunta da 5 proiettili che hanno colpito di striscio la bimba e altre due donne presenti e hanno scatenato un fuggi fuggi generale, la vittima, è morta senza avere il tempo di rendersi conto di quanto stava accadendo. Dopo aver sparato Massari si è dato alla fuga, latitanza a cui ha messo fine egli stesso consegnandosi in carcere dopo 48ore. Per fuggire Massari ha minacciato con la pistola Smith & Wesson 357 Magnum un autotrasportatore e si è fatto portare a Arma di Taggia. Il 53enne aveva con sé decine di proiettili di riserva e due coltelli.  "Il soggetto era estremamente pericoloso – ha spiegato Alfredo Fabbrocini, che guida la seconda divisione dello Sco – e il modo in cui si è consegnato, sparando tre colpi davanti al carcere di Sanremo, lo dimostra. Per questo abbiamo messo in campo una squadra numerosa e dato il via alla caccia all'uomo. Si è costituito prima, ma era solo questione di tempo".

La stalking

Massari, 53 anni, savonese, un passato vissuto ai margini della legalità, ha sparato con una pistola rubata. Ex meccanico disoccupato, aveva già messo in atto condotte persecutorie nei confronti di Debora. La donna lo aveva lasciato proprio perché stanca della sua indole violenta. Debora lo aveva recentemente denunciato per aver dato alle fiamme il locale di lap dance che Debora gestiva. Consapevole dei rischi che correva e sensibile alla tematica Deborah Ballesio, infatti, aveva tenuto nella primavera scorsa, a Carrù, un corso di autodifesa personale.

La vittima organizzava corsi di autodifesa

Lo ricorda alla stampa locale, il sindaco, Stefania Ieriti: "È triste e terribile rilasciare un commento su questo gravissimo episodio. Avevo conosciuto Deborah qualche mese fa, durante un incontro in Comune nel quale lei aveva presentato una serie di iniziative che intendeva promuovere a Carrù, talmente coinvolgenti che anch'io avevo preso parte a una di esse a maggio; si trattava, nello specifico, di una lezione di difesa personale femminile. Avevo notato come Deborah fosse molto coinvolta nell'illustrare il corso alle partecipanti e dal suo volto traspariva il fatto che stesse vivendo un problema personale di tale natura".

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