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Femminicidio di La Salle, Teima a processo anche a Grenoble: “Non ho mai fatto male ad Auriane”

È a processo per maltrattamenti anche a Grenoble Teima Sohaib, il 21enne accusato in Italia di aver ucciso l’ex fidanzata Auriane Nathalie Laisine in una chiesetta di La Salle. L’uomo era già stato denunciato 4 volte dalla ragazza. “Non le ho mai fatto del male”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Auriane Nathalie Laisne
Auriane Nathalie Laisne

Era stato denunciato 4 volte Sohaib Teima, il 21enne di Fermo ora sotto processo per maltrattamenti a Grenoble, e indiziato per l'omicidio di Auriane Nathalie Laisine, 22enne di Lione sua ex fidanzata, in Italia. Secondo la giustizia italiana, sarebbe stato lui a uccidere la ragaza nella chiesetta sopra La Salle, in Valle d’Aosta, alla fine di marzo. Il corpo della ragazza è stato trovato a terra, rannicchiato in posizione fetale nei pressi della chiesa.

Sarà resa nota il 4 settembre la sentenza del Tribunale di Appello Grenoble. Il processo di ieri nei suoi confronti è durato circa 5 ore e il pubblico ministero, secondo quanto riporta la cronaca locale, ha chiesto per lui una pena più severa di quella inflittagli in primo grado: 18 mesi di carcere contro i 6 inizialmente previsti dai giudici il 3 maggio scorso.

Teima Sohaib
Teima Sohaib

In Italia invece il processo nei suoi confronti seguirà i binari del femminicidio. Il 21enne è infatti indiziato per l'omicidio di Auriane Nathalie Laisine, trovata morta con un taglio alla gola a La Salle, in Valle d'Aosta. Per il momento, Teima è in attesa dell'estradizione in Italia già concessa dalla Corte d'appello di Grenoble.

Gli inquirenti che hanno ricostruito la storia del 21enne hanno appurato che la vittima dell'omicidio lo aveva già denunciato 4 volte per il furto del cellulare, per l'appropriazione dei suoi account Instagram e di quello delle sue email e infine per le percosse e le violenze. Le prove contro di lui restano quindi schiaccianti, secondo il Procuratore generale.

In Tribunale, il 21enne ha provato a difendersi asserendo di "non aver mai fatto del male" alla ex fidanzata. "Aveva molto potenziale, era brava ed era bella. Non meritava quello che le è successo – ha sottolineato -. Sono triste per quanto accaduto, ma non l'ho mai picchiata né insultata".

Secondo i legali che lo difendono a Grenoble, le accuse nei suoi confronti sarebbero false e per lui hanno chiesto l'assoluzione.

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